Secondo i movimenti che si oppongono alla costruzione del gasdotto Tap, che collegherà il Mar Caspio alla Puglia con approdo a Melendugno, nessuno dei ministeri da loro interpellati (“eccetto il Mise presieduto da Di Maio che non ha risposto”) “possiede dati per l’analisi costi-benefici” dell’infrastruttura. “Penali, contratti e costi per la rinuncia – dicono – sono soltanto menzogne mediatiche per prendere tempo o, peggio ancora, per favorire Tap?”. Lo scrivono su Facebook il Movimento No TAP, Comitato No TAP Salento, Movimento No TAP della Provincia di Brindisi, le associazioni ‘Terra mia’, ‘Salento Km0’ e ‘Bianca Guidetti Serra’, e i professori Graziano Petrachi e Michele Carducci.
“Nonostante un’estate scandita da dichiarazioni governative e notizie di stampa – scrivono – sui ‘vantaggi’ dell’opera, i ‘costi’ del suo abbandono, la ‘seria analisi costi-benefici’, i ‘risparmi di bolletta’ con la sua messa in servizio, gli uffici dei ministri hanno smentito i loro titolari”.