Movida – Quell’ordinanza è una sconfitta per tutti…

Cinque locali a cui, per tutto il mese di novembre, non è consentito proporre musica, sia all’interno che all’esterno del proprio esercizio commerciale. E per una di queste attività anche il divieto per una settimana di somministrare cibi e bevande.

La movida brindisina, insomma, perde una parte importante del proprio appeal, anche in considerazione del fatto che la musica rappresenta un forte motivo di attrazione ed anche di svago per chi vuole trascorrere qualche ora in compagnia. Il discorso riguarda prevalentemente i più giovani, anche se capita sempre più spesso di trovare tra i tavolini gente adulta a cui piace sorseggiare un cocktail.

I divieti sono stati imposti con una ordinanza sindacale, ma sono frutto dei controlli effettuati dalle forze dell’ordine. Il tutto parte, come ben noto, dalle proteste dei residenti i quali chiedono di poter riposare tranquillamente senza quello che loro considerano un fastidio e cioè la musica.

E’ evidente, però, che c’è qualcosa che non funziona, se è vero che tutte le città hanno la propria movida e per giunta localizzata proprio nei vicoli del centro storico. Si tratta di trovare un punto di intesa, anche se nel tempo le posizioni si sono irrigidite ed oggi si va avanti a colpi di carte bollate. Questa volta hanno avuto la meglio i residenti, grazie anche ad emissioni che oggettivamente saranno risultate fuori dai parametri consentiti.

Ma è chiaro che una città senza movida è una città spenta, dove i ragazzi perdono anche un interesse a rimanerci nelle loro serate. Bisogna, pertanto, arrivare adun compromesso che tenga presente le esigenze di tutti e bisogna farlo al più presto perché i divieti – la storia insegna – non hanno mai prodotto nulla di buono.

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