Dalle carte bollate alle prove di dialogo. Finalmente a Brindisi si apre qualche spiraglio per giungere ad una intesa che, per la gestione della movida, tenga in considerazione le esigenze dei residenti e quelle del popolo della notte.
Sono stati proprio coloro che abitano nelle vie del centro – gli stessi che avevano presentato un ricorso al Tar ed un esposto alla Procura della Repubblica – a scrivere al sindaco Marchionna.
Una nota in cui si sottolinea il livello inaccettabile di emissioni acustiche, peraltro registrato anche all’interno delle abitazioni.
Adesso, pertanto, anche alla luce di ciò che ha decretato il Tar di Lecce, i residenti si aspettano importanti segnali di disponibilità da parte del sindaco Marchionna e della sua Giunta, a partire proprio dalle emissioni acustiche che rendono la vita letteralmente impossibile a chi abita in quella zona.
I residenti, tuttavia, specificano che gran parte dei locali non arreca nessun disturbo, mentre sono solo alcuni che hanno scambiato le vie del centro per discoteche a cielo aperto, proponendo musica a volume altissimo che non può essere sanzionata neanche dalle forze dell’ordine in presenza di ordinanze sindacali poco chiare, se non addirittura incentivanti di comportamenti scorretti.
Da qui la richiesta di un confronto che possa far incontrare le esigenze dei residenti con quelle dei numerosi esercizi di somministrazione presenti nel centro storico, a tutela degli interessati, ma anche dell’immagine di una città che non può trasformarsi nel regno dell’inosservanza delle regole del vivere civile.