MOTORISMO- E’ SCOMPARSO TOMMASO CARBINI

Triste giorno per il motorismo storico. La scomparsa di Tommaso Carbini.
Nella serata di ieri (31.01.2022 NDR) si è spento Tommaso Carbini, illustre personaggio brindisino. Nato a Fasano il 29 marzo del 1929 è stato un imprenditore del settore dei servizi di vigilanza privata, direttore dell’Interceptor – Istituto di Vigilanza Città di Brindisi ed un grande sportivo. Ha insegnato a numerose generazioni di brindisini lo sport del tennis quale valente maestro presso il Circolo Tennis Brindisi ma la sua fama ha raggiunto notorietà a livello nazionale dapprima quale pilota automobilistico, fondatore unitamente ai tre figli del Carbini Team quale gruppo sportivo familiare dedito alle competizioni motoristiche nazionali (sport praticato anche dalla figlia Lionella), poi quale cultore del motorismo storico allorquando sulla fine degli anni 70 iniziò a restaurare e collezionare auto classiche, d’epoca e da competizione. Negli anni 90 divenne riferimento nel mondo del motorismo storico. Insieme ad altri autentici appassionati rivestì per anni il ruolo di Presidente del CAMEB, Club Auto e Moto d’Epoca di Brindisi (CAMEB) costituito unitamente a Franco Brugnola (scomparso lo scorso 2 luglio), Giuseppe Arganese, Alessandro Corso, Filippo Danese, Oronzo D’Angela, Giovanni Lanzillotti, Giampiero Martella, Antonio Mitrugno, Leonardo Nannavecchia, Vincenzo Pati, Francesco Ruggiero (questi i consiglieri dei primi anni); questo sodalizio è tuttora attivo e presieduto dalla figlia Lionella.
Grazie alla sua creatura, il CAMEB, furono realizzati memorabili eventi anche transnazionali riservati alle vetture d’antan come il Trofeo Auto d’Epoca Città Bianca, il revival a bordo di auto d’epoca della via consolare Appia Antica (da Roma a Brindisi), gite sociali e altre manifestazioni riservate ad auto d’epoca.
L’auto d’epoca per Tommaso era qualcosa di più di un bel giocattolo! Era condivisione, aggregazione, cultura e spettacolo per i cittadini e strumento di promozione turistica. Giammai passione esoterica, elitaria ma tutt’altro! Il motorismo storico per Tommaso Carbini era strumento altresì promozionale di iniziative benefiche in favore della ricerca scientifica, dell’infanzia abbandonata e a tutela dei diritti dei diversamente abili e della loro inclusione sociale.
Memorabili le bisarche storiche di cui Tommaso fu l’ideatore: in pratica per promuovere la partecipazione delle vetture più iconiche, rare, preziose la sua organizzazione era solita inviare ai musei, ai garage dei collezionisti una bisarca al domicilio per prelevare e riconsegnare le vetture -spesso custodite nel settentrione- che difficilmente avrebbero potuto agevolmente sostenere una trasferta di migliaia di chilometri per giungere a Brindisi.
Solo così a Brindisi è giunta la Itala della Parigi-Pechino, le Lamba del Lancia Club e le Bugatti, al pari di personaggi del motorismo internazionale quali Clay Regazzoni, Maria Teresa De Filippis (prima donna a correre in Formula 1), Cesare Fiorio, Ninì Vaccarella.

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