MOTIVI TRIVIALI ALLA BASE DEL CONFLITTO TRA GRUPPI RIVALI A BRINDISI. DUE FERMI, UN TERZO INDIZIATO SI È SOTTRATTO ALLA CATTURA, È RICERCATO – VIDEO CONFERENZA STAMPA

“Un’attività commerciale mediante atti illeciti non ripagata nel modo giusto o motivi ancora più triviali, come relazioni o tresche da ben individuare” potrebbero essere questi i banali motivi alla base della guerra fra bande rivali che da settembre attanaglia il territorio brindisino, tra sparatorie, atti intimidatori e gambizzazioni, lo ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Giuseppe De Magistris, durante la conferenza stampa che si è tenuta poco fa presso il comando.

Due i fermi, quello di Antonio Borromeo, 24enne, cugino di uno dei gambizzati Stefano Borromeo, colpito a Sant’Angelo il 1° ottobre scorso, e Antonio Lagatta, entrambi di Brindisi. Un terzo indiziato si è sottratto alla cattura, ma avrebbe le ore contate.

 

I due fermati sarebbero, invece, i due esponenti di spicco delle due bande rivali e sono stati raggiunti ieri pomeriggio dopo l’ultimo episodio criminoso in città, l’assalto al portavalori della Cosmopol nel centro commerciale Brin Park.

Per loro le accuse sono di detenzione di armi da guerra, lesione personale e rapina.

A Borromeo sarebbero legati gli episodi criminosi del 13 settembre, i colpi di kalashnikov e pistola semiautomatica contro i palazzi in via Raffaello al rione Sant’Elia, e quello del 4 ottobre, ovvero la sparatoria sulla rotatoria della statale 7 che portò alla gambizzazione di Cristian Ferri.

A La Gatta, invece, sarebbero legati più episodi di sparatorie e intimidazioni e la tentata rapina all’automobilista della Mini Cooper il 28 ottobre scorso.

Ecco l’intera conferenza stampa

https://www.facebook.com/BrindisiTime/videos/731550903702186/

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