Morte operaio, Toraldo (Flai Cgil Brindisi) all’Arif: «Convocare un incontro immediato»

Morte operaio, Toraldo (Flai Cgil Brindisi) all’Arif: «Convocare un incontro immediato»

Sbloccare la formazione professionale, riorganizzare i turni: la sicurezza non può essere un optional

La Flai Cgil di Brindisi ribadisce la necessità di un incontro immediato con Arif;per affrontare alcune tematiche fondamentali quali rafforzare le squadre antincendio e formare immediatamente il personale assunto a tempo determinato ancora in sospeso. È necessario eliminare, rimodulare ed riorganizzare i turni che costringono gli operatori a lavorare nelle ore di massimo calore, poiché lavorare dalle 12 alle 18.30 senza le opportune precauzioni viola l’ordinanza regionale.

Si ha la necessità di un confronto con le organizzazioni sindacali per ridurre al minimo l’impatto estremo ad altissime temperature .Bisogna sbloccare immediatamente la formazione professionale per quella parte dei 360 lavoratori assunti a tempo determinato per la campagna AIB 2024, poiché senza formazione questi lavoratori non possono operare efficacemente. Infine, Arif deve sedersi al tavolo con i sindacati per discutere e concordare l’organizzazione degli orari di lavoro.

 La situazione attuale è inaccettabile. Non possiamo tollerare che una persona di 67 anni venga inviata a tagliare tronchi a domare incendi mentre vi possono essere soluzioni alternative. La carenza di personale e l’assenza di una gestione adeguata dei turni stanno mettendo a rischio la vita dei lavoratori.

Mario Rutiglio, prossimo alla pensione, ha perso tragicamente la vita mentre era impegnato nelle operazioni di bonifica in seguito a un incendio a Ceglie Messapica. Questo non deve mai più accadere.

 Le squadre antincendio sono spesso ridotte a due o tre persone e devono affrontare un numero crescente di incendi.

 Arif ha già mostrato un comportamento antisindacale rifiutando di discutere la rimodulazione dei turni con i sindacati. Questo è inaccettabile. La sicurezza dei lavoratori deve essere una priorità assoluta, non un optional.

 A maggio, le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori a tempo determinato di Arif e indetto un presidio per protestare contro le lungaggini burocratiche che rallentano l’assunzione di 360 operai. Il concorso del 2023 avrebbe dovuto facilitare l’impiego delle maestranze, ma i ritardi hanno impedito una corretta pianificazione delle attività antincendio e irrigue.

Dopo l’impegno del management di avviare le attività irrigue e forestali dei 360 lavoratori a partire dal 3 giugno, per 151 giornate, abbiamo revocato il presidio del 16 maggio, mantenendo però lo stato di agitazione in attesa del completamento delle procedure di assunzione.

 Non possiamo permettere che altre vite vengano spezzate a causa della disorganizzazione e della negligenza. Esigiamo rispetto per la vita e la dignità dei lavoratori. La Flai Cgil di Brindisi continuerà a lottare per la sicurezza sul lavoro fino a quando non saranno prese misure concrete per evitare tragedie come quella di Mario Rutiglio.

                                                                  Gabrio Toraldo

                                                                  Segretario generale

                                                       Flai-Cgil Brindisi

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