Salvatore Schembari è morto alle 6 di domenica 26 febbraio nel reparto di lungodegenza dell’ospedale Melli di San Pietro Vernotico senza avere accanto un familiare. E’ spirato da solo a 72 anni dopo una lunga malattia durata dieci anni. I 3 figli e la moglie hanno provato anche a chiedere l’intervento dei carabinieri per restare vicino al padre nell’ultima notte della sua vita, per dargli almeno il minimo conforto per lasciargli compiere il viaggio di più difficile e doloroso nella vita di ciascuna persona, ma non c’è stato nulla da fare: le regole ferree del reparto non lo hanno consentito. Ora la famiglia Schembari è pronta a tutto, non tanto cercare giustizia per se stessi, ma perché un diritto così basilare per la dignità umana non capiti che venga negato ad altri. “Sono regole assurde, non lo facciamo per cambiarle a San Pietro o Brindisi, ma per l’intera sanità pubblica. Ci vuole più umanità” commenta Valerio Schembari e con le sorelle e la madre sono pronti ad andare in Procura, e a lanciare appelli e denunce nazionali. Il servizio di Brindisitime.it
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