MIGLIORARE LA MANOVRA FINANZIARIA: ANCHE DA TARANTO E BRINDISI ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLA CISL

La Cisl Taranto Brindisi sarà presente sabato 25 novembre p.v., con una foltissima rappresentanza, a Roma dove in Piazza SS. Apostoli, alle 10.00, si terrà una grande manifestazione promossa dalla Confederazione nazionale, per chiedere al Governo e al Parlamento forti correzioni alla manovra finanziaria. I contenuti delle proposte sindacali sono stati approfonditi durante il recente Consiglio generale territoriale, con la relazione introduttiva del segretario generale Gianfranco Solazzo e l’intervento di Antonio Castellucci, segretario generale della Cisl di Puglia che ha concluso il dibattito.

“Il mondo del lavoro si misura oggi con un contesto di guerra e di recessione economica su scala europea e con una transizione epocale che deve indurre il sindacato a riposizionarsi affinché i lavoratori dipendenti divengano parte delle scelte aziendali, senza subirne passivamente le decisioni – ha esordito Solazzo –  ed è in questa direzione che si è mossa la Cisl promuovendo la proposta di legge di iniziativa popolare “Partecipazione al lavoro” per rendere esigibili i principi contenuti nell’art. 46 della Costituzione.”

Il confronto con il Governo ed il Parlamento “è ancora aperto e, come chiesto dalla Cisl, deve proseguire; la scelta della mobilitazione è opportuna ma non si possono in questa fase  penalizzare i lavoratori chiamandoli allo sciopero, facendo perdere loro parte del salario e, oltretutto, colpendo le aziende in una fase di crisi economica conclamata, a causa dell’ inflazione, della mancata crescita e della dipendenza energetica del Paese” ha proseguito Solazzo richiamando la serie di risultati  finora ottenuti dal sindacato ai tavoli di confronto “che non sono affatto una concessione ma il risultato di specifiche richieste della Cisl, di una mobilitazione unitaria e di una contrattazione sociale che, appunto, deve proseguire.”

A fronte di un debito pubblico pari a oltre 2.800 miliardi, la Legge di bilancio varata per 24 miliardi (più 4 miliardi del Decreto fiscale), di cui 15 miliardi in deficit, prevede per l’85% interventi a favore delle famiglie con reddito medio/basso e per il lavoro, conferma l’abbattimento del cuneo retributivo del 6% per i redditi fino a 35 mila euro e del 7% per quelli fino a 25 mila euro, mantiene la tassazione al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro, inserisce il tetto dei fringe benefit esentasse fino a mille euro per i lavoratori senza figli a carico e conferma fino a 2 mila euro per i lavoratori con figli a carico; perequa le pensioni, eleva il livello della flat tax per i lavoratori dipendenti fino a 8.500 euro, posta 8 miliardi per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione e sanità, prevede misure contro la fragilità sociale. C’è anche un segnale forte nei confronti della famiglia e della denatalità, perché si assicura un altro mese di congedo parentale; viene riconosciuta una super deduzione alle imprese che assumono persone svantaggiate; è previsto l’esonero del contributo previdenziale a carico delle lavoratrici con figli a carico.

“Non siamo soddisfatti –  ha insistito il segretario generale della Cisl territorialegiacché ci sono ancora  ombre da fugare e altrettanti impegni non onorati dall’Esecutivo: da quota 103 a opzione donna che è peggiorata, dall’Ape social agli insufficienti stanziamenti per la sanità, fino alle misure per pensionati e non autosufficienza – e quanto alla presunta difficoltà a reperire risorse “non vanno dimenticati i 100 miliardi di evasione fiscale, né i superprofitti delle multinazionali, così come la tassazione sulle rendite finanziarie che ancora è inferiore a quelle dei redditi da lavoro e pensione.”

Mai come oggi, ha  aggiunto Solazzo “è in gioco il ruolo del sindacato nel nostro Paese e noi siamo chiamati a difenderlo contro ogni tentativo di snaturarne la missione sociale.”

Per Antonio Castellucci, segretario generale della Cisl pugliese “sulla Legge di bilancio 2024 le nostre valutazioni sono articolate, fatte di “luci e ombre” e siamo convinti che il Governo possa fare di più. Durante la nostra giornata di mobilitazione nazionale chiederemo più risorse per sanità, enti locali, sblocco delle assunzioni e stabilizzazioni del precariato, più strumenti contro la povertà, sostegno della disabilità e della non autosufficienza.

Sabato, ha concluso Castellucci “la Cisl Puglia sarà presente con una delegazione massiccia di rappresentanti sindacali, pensionate, pensionati, lavoratrici e lavoratori. È il momento di un confronto serrato. E tutti questi temi vedono coinvolta la Cisl regionale rispetto alle scelte che anche la Regione deve avanzare nella prossima Legge di bilancio per venire incontro ai pugliesi, in particolare partendo dalla riduzione delle imposte regionali. Il nostro auspicio è che le parti sociali vengano consultate a breve e non qualche giorno prima dall’approvazione, come è avvenuto in questi ultimi anni.

La manifestazione nazionale della Cisl vedrà i partecipanti in piazza SS. Apostoli con un nastro rosso ben visibile, al braccio e alle bandiere, per testimoniare il no alla violenza contro le donne.

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