I lavori per la bonifica dell’area di Micorosa procedono con grave ritardo rispetto alla tabella di marcia. Il tutto, nonostante sia incombente il pericolo di dispersione di porzioni di terreno che risultano fortemente inquinate. Tale bonifica, come è noto, viene eseguita in parte dalla Syndial (una delle aziende presenti nel petrolchimico) e in parte con fondi pubblici (stazione appaltante il Comune di Brindisi).
I ritardi sono dovuti alla lungissima fase preparatoria dell’avvio dei lavori (con un insopportabile iter burocratico-autorizzativo) ed anche ai contenziosi. L’ultimo in ordine di tempo riguarda il consorzio “Comeap” a cui è stato revocato l’appalto per la movimentazione-terra.
Ebbene, proprio a seguito di tale revoca sarebbe spuntato fuori il nome della società partecipata del Comune “Brindisi Multiservizi”. In sostanza, si starebbe pensando di far eseguire la movimentazione-terra proprio alla BMS. E’ evidente, però, che a questo punto sorgono spontanee alcune domande. La BMS dispone dei mezzi necessari per eseguire tali lavori? Dispone del personale abilitato alla guida di mezzi pesanti?
Noi conosciamo già le risposte e sono entrambe negative. Ed allora, l’affidamento eventuale alla BMS non sarebbe altro che un modo per assegnare comunque all’esterno la commessa, magari con procedure più snelle ma sicuramente meno “garantiste” per l’imprenditoria locale.
Del resto, sarebbe davvero molto strano se si assegnassero lavori straordinari ad una società partecipata che ormai non è più in grado neanche di eseguire manutenzioni del verde (affidate all’esterno) e rifacimento di marciapiedi (appaltato ad aziende private direttamente dal Comune).
Ed allora, visto che di tempo se n’è perso già tanto per bonificare Micorosa, forse sarebbe il caso di procedere con una regolare gara d’appalto, senza fare ricorso a pericolose scorciatoie.
