(Mimmo Consales) – Il ricordo di quella terribile giornata è ancora scolpito nella mia mente. Solo un giorno prima avevo nominato la Giunta comunale e dissi agli assessori “godetevi l’ultimo week end di riposo, perché da lunedì si comincia a pedalare”. Non fu così, visto che alcune ore dopo accadde la tragedia del Morvillo-Falcone, con la morte della povera Melissa. Ero sindaco da pochi giorni, ma fui chiamato ad assumere decisioni importanti, spesso in perfetta solitudine. La prima fu quella di far rimanere aperte le scuole, anche di pomeriggio. Brindisi non doveva chiudersi nella paura e nel dolore, ma doveva dimostrare al mondo che avrebbe reagito ad un attacco così violento. Il mio telefono squillava all’impazzata. Ricevetti telefonate dal presidente della Repubblica e dal Presidente del Consiglio, così come da tanti ministri, oltre che da giornalisti delle principali testate nazionali. C’era da gestire quel momento così difficile, ma anche da difendere la nostra città dai commentatori da salotto che cominciarono a paragonare Brindisi a Scampia ed a definire quello che era accaduto come un attentato mafioso. Cominciai a girare come una trottola, fra trasmissioni televisive a Milano, Roma e Bari, manifestazioni sulla legalità a Torino, consigli regionali, appuntamenti presso la Presidenza del Consiglio ed ovviamente manifestazioni organizzate a Brindisi. Girai scuola per scuola, nel tentativo di rassicurare ragazzi e docenti. Furono giorni terribili, ma straordinari. Venne fuori l’orgoglio della nostra città ed alla fine il gran lavoro svolto dagli investigatori portò il risultato sperato, con la cattura di un folle. Nessuna mafia e l’esempio di reazione popolare registrata a Brindisi, tra i brindisini, fu mutuato in tante altre città d’Italia.
Non potrò mai dimenticare le lacrime di dolore dei genitori di Melissa, le ferite sulla pelle delle compagne di classe, ma anche lo sguardo fiero di migliaia di nostri ragazzi che vinsero la paura e scesero in piazza con noi. In forme diverse, forse anche oggi dovremmo reagire così, per tornare a vivere e per superare una crisi senza precedenti. Senza mai dimenticare Melissa…
