Medici in fuga nel “privato”. Niente interventi nella chirurgia plastica del Perrino

Rischia di diventare drammatica la situazione all’interno dell’ospedale Perrino a causa della fuga di tanti medici che hanno scelto di continuare la propria esperienza professionale nella sanità privata.

Uno dei reparti più a rischio è senza dubbio quello di chirurgia plastica che è strettamente collegato al Centro Ustioni. Ebbene, in un solo anno sono almeno otto i medici che hanno deciso di andar via, mentre il primario è andato in pensione da almeno un anno. Attualmente ne sono rimasti in servizio (in totale, tra chirurgia plastica e centro ustioni) soltanto dieci ed è evidente che si tratta di un numero decisamente insufficiente per coprire le esigenze di unità così complesse.

A questo si aggiunge che in chirurgia plastica, proprio per la carenza di personale, non vengono effettuati interventi chirurgici da almeno un mese, con le conseguenze per le liste di attesa che si possono facilmente immaginare e con il rischio che lo stesso reparto possa davvero chiudere i battenti. I pazienti che hanno urgenza di farsi curare adeguatamente sono costretti a fare ricorso nuovamente ai viaggi della speranza oppure a fare ricorso a strutture private, con un inaccettabile aggravio dei costi.

E’ evidente che occorrono interventi urgenti che coinvolgano l’Azienda Sanitaria locale brindisina e la stessa Regione Puglia perché situazioni di crisi come questa ormai sono all’ordine del giorno in tutte le asl della nostra regione.

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