Brindisi non ha bisogno dell’ennesimo reperto di archeologia industriale, nella fattispecie, una enorme centrale a carbone in disuso.
Lo ha ribadito a Brindisitime a chiare lettere il sindaco Giuseppe Marchionna all’indomani del monito da noi lanciato sul futuro di quell’impianto.
Il sindaco ovviamente ha dato atto all’Enel di aver messo a disposizione alcune aree per ospitare nuovi insediamenti produttivi, ma in riferimento alla centrale di Cerano ha insistito nel dire che se la società elettrica prevede un suo riutilizzo se ne può parlare. In caso contrario, Brindisi non ha bisogno – come già detto – di un altro reperto di archeologia industriale e quindi dovrà provvedere a smontare la centrale ed a bonificare le aree prima di andar via dalla città.