Il Tribunale di Brindisi – Giudice dott. Antonio Ivan Natali – ha riconosciuto la responsabilità della compagnia telefonica Wind per inadempimento contrattuale agli “obblighi di assistenza, correttezza e diligenza che costituiscono corollario del principio di buona fede” e l’ha condannata al risarcimento del danno subito per la mancata attivazione della linea telefonica fissa. Contro la compagnia telefonica lo studio legale Montesardi, Il Giudice ha stigmatizzato “il contenuto estremamente sincopato e il tecnicismo del linguaggio” utilizzato nei contratti dalla compagnia telefonica. Ora la Wind dovrà pagare allo studio Montesardi oltre 20mila euro per i quattro anni di ritardo e altri 15 euro al giorno sino a quando non provvederà alla attivazione del servizio telefonico. Quindi, dopo la condanna della Vodafone S.p.A. ottenuta alcuni anni addietro, un’altra sentenza incoraggiante che punisce le strategie “truffaldine” adoperate dalle compagnie telefoniche a discapito del consumatore.