Caro Sindaco, sulla TAP prioritari sono gli interessi della salvaguardia della salute.
Il metanodotto TAP torna ad essere elemento di discussione politica con i “5 Stelle” che, sempre contrari al tracciato con approdo a Melendugno, oggi folgorati sulla via del “governo”, rilanciano il sito di Brindisi quale punto di approdo ideale e facilmente ottenibile, con la sola attivazione di una procedura di VIA.
Su questo aspetto procedurale vi è già una ferma opposizione in quanto, per norma, il metanodotto della TAP andava sottoposto, a mio modesto avviso, anche a procedura di VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e non è possibile che, nell’eventuale volontà governativa di portare l’ap-prodo a Brindisi, tale processo partecipativo cittadino possa ritenersi da escludere.
L’assurdo sarebbe che si arrivasse ad escludere la VAS da un’opera che, se pur singola (e come tale escludente la procedura), verrebbe ad interessare aree di Brindisi sottoposta ai “vincoli”, a tutti ormai noti; del resto proprio il Comune di Brindisi azzarda richieste di VAS anche per singoli progetti anche di “minimo impatto”.
Dal punto di vista “politico” si rileva, quindi, una conformità d’intenti fra i “5 Stelle” ed il PD di Emiliano che ha sempre considerato il territorio di Brindisi a “gestione privatistica” ed ovviamente solo ed esclusivamente la “sua”!
La conformità d’intenti fra le due forze politiche fa intravedere, per la primavera del 2019, data delle prossime elezioni regionali, la possibilità che anche sugli obiettivi comuni in merito alla TAP, venga ad essere stipulato un “contratto di governo” fra PD (Emiliano) ed i “5 Stelle”.
Pur avendo grande stima ed amicizia per il neo Sindaco, Riccardo Rossi, mi lascia perplesso la dichiarazione riportata dalla stampa che di seguito trascrivo: “Naturalmente deciderà l’attuale Governo e io non ho alcun potere sull’opera in quanto tale. Sicuramente non avrei dato l’ok al passaggio dei tubi sul nostro territorio come ha fatto qualche mese fa il commissario prefettizio. Io resto contrario all’opera. Seguiremo gli sviluppi“.
Due aspetti intendo rilevare e porre all’attenzione anche del Sindaco:
1) Il Commissario, nelle funzioni di “ordinaria amministrazione, aveva il potere di autorizzare il transito del progetto sul territorio brindisino? Cosa ha realmente autorizzato?
Ove, per mera ipotesi, il Commissario avesse autorizzato l’ampliamento previsto nell’area di adduzione della TAP all’impianto di smistamento del metano esistente in Contrada “Matagiola-Conella”, senza prescrizioni sul “monitoraggio ambientale” del sito, ritengo possa essere stata fatta una forzatura; ciò, in virtù del fatto che tale area, a mio avviso, andrebbe sottoposta ad una Valuta-zione Ambientale specifica in quanto in quel sito concorrono 4 altri metanodotti, fra ingresso ed uscita, che costituiscono un “hub metanifero” di SNAM, fra i più grandi d’Italia.
A tal proposito, nulla si riporta nel progetto approvato della TAP, in merito sia all’incremento del carico “ambientale” su Contrada “Matagiola” che l’ampliamento della stazione di trasferimento e pompaggio comporta con l’arrivo di ulteriori 10 Miliardi di mc. di metano dalla TAP (poi diventeranno 20 i Miliardi di mc.). Nessuna considerazione di salvaguardia ambientale, per quanto letto, si rileva in merito alla installazione della “trappola di arrivo” del metanodotto che rappresenta uno degli elementi di pericolosità dell’impianto; la “trappola di arrivo” ha lo scopo di ricevere i gas in uscita e fungere da “punto di isolamento e di arresto di emergenza”, oltre che permettere l’utilizzo dei PIG (Pipeline Inspection Gauge), dispositivi per l’ispezione e la pulizia delle condotte che, ove non adeguate e ben utilizzate, costituiscono una via di fuga “certa” del metano che, sappiamo è fortemente infiammabile, inodore, incolore ed in funzione della provenienza può contenere dal 2 al 8% di componenti minori e/o in tracce, alcuni dei quali fortemente tossici e nocivi.
Verifichi il Sindaco la necessità di approfondire, sull’ampliamento previsto nel terminale d’arrivo, se è utile e necessaria un’approfondita procedura di “valutazione ambientale”, in virtù del fatto che la TAP si inserisce in un impianto metanifero esistente e, di per sé, pericoloso,
2) Mio malgrado non sono concorde con il Sindaco quando afferma di non avere “alcun potere in merito” e senza stare a riportarne i termini normativi, ritengo che la “salute” dei Cittadini costituisce la maggiore responsabilità che la carica gli impone.
Del resto quanto riportato al precedente punto, evidenzia la pericolosità dell’allaccio della TAP al sito esistente con la “trappola” prevista; pericolosità che si riflette su tutti i residenti della zona, fin anche, in caso di attentato esplosivo, anche agli abitanti del Quartiere S. Elia.
Pensando di conoscere il Sindaco, ritengo che saprà verificare quanto riportato e garantire, ancor prima dei rapporti di coalizione politica, il bene e la salvaguardia della salute dei Cittadini.
prof. dott. Francesco Magno