MA DOV’ERANO POLITICI E SINDACALISTI QUANDO IL GOVERNO DECIDEVA DI CANCELLARE LA NOSTRA CAMERA DI COMMERCIO?

Incredibile, ma vero. Dopo la firma del decreto con cui è stata cancellata la Camera di Commercio di Brindisi nelle redazioni sono arrivati tanti comunicati di esponenti politici e di sindacalisti con cui si condanna la scelta del Governo che va a penalizzare la provincia di Brindisi. Più di qualcuno, insomma, ha deciso di lavarsi la coscienza attraverso qualche nota polemica. Ma la gente non è stupida e più di qualcuno ricorda con precisione che la decisione del Governo di cancellare la nostra Camera di Commercio è datata nel tempo. Bisognava muoversi prima, ma l’argomento è stato totalmente ignorato da tutti. Ricordiamo ancora una riunione promossa alcuni mesi fa dal presidente dell’Ente camerale Alfredo Malcarne e disertata da gran parte dei politici, dai rappresentanti delle associazioni di categoria e da molte sigle sindacali.

Bisognava dimostrare l’utilità dell’ente, nonostante non raggiunga il numero minimo di aziende iscritte. Bisognava far capire che una provincia disastrata come Brindisi non poteva subire anche quest’altro ridimensionamento. Bisognava dimostrare che le risorse pubbliche si possono risparmiare anche diversamente. Ma Brindisi e i brindisini hanno subito in silenzio. Come sempre. Adesso, però, politici, presidenti vari e sindacalisti abbiano almeno il buon giusto di tacere. Faranno certamente più bella figura…

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