I consiglieri Comunali del MoVimento 5 stelle, Stefano Alparone ed Elena Giglio, hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per la Puglia, chiedendole di esercitare il controllo sulla legittimità degli atti prodotti dal Comune di Brindisi, nonché di accertare eventuali responsabilità per danno erariale conseguenti agli incarichi illegittimi sistematicamente attribuiti.
I 5 stelle in particolare contestano la deliberazione di G.M. n. 234/2016 con cui, l’Amministrazione ha approvato la “Programmazione dell’assunzione dei dirigenti a tempo determinato”, nonché l’emissione dell’Ordinanza Sindacale n. 1118839, con la quale è stata disposta la costituzione delle strutture e l’attribuzione di incarichi dirigenziali ad interim.
Tali provvedimenti emessi – dichinarono i pentastellati – presentano evidenti vizi dal punto di vista della legittimità formale oltre che contabile e dell’etica amministrativa essendo in palese contrasto con l’art 1, comma 219 L. 28 dicembre 2015 n. 208, che sancisce l’indisponibilità di posti dirigenziali ad interim negli enti pubblici, sia in caso di rinnovo e sia, ancor di più, nel caso di nuovi incarichi.
In maniera ancor più chiara – proseguono i due Consiglieri – si è espressa proprio la Corte dei Conti Puglia nel marzo 2016 con deliberazione n. 73. Nello specifico la Corte nella sua pronuncia “smonta” la struttura stessa del dispositivo deliberativo del Comune di Brindisi affermando che “…, deve ritenersi che ricadano nel vincolo di indisponibilità anche gli incarichi dirigenziali a tempo determinato conferiti entro i limiti di cui all’art 110 co 1 Tuel, ossia in misura non superiore al 30 per cento dei posti istituiti nella dotazione organica della medesima qualifica, trattandosi di fattispecie, da un lato, non rientranti tra le eccezioni previste dal medesimo comma 219 e, dall’altro lato, certamente attratte nella valenza onnicomprensiva della previsione finale…”
Appare, dunque, del tutto evidente – proseguono i 5 stelle – che il conferimento degli incarichi dirigenziali da parte dell’Amministrazione Comunale di Brindisi risulta configurarsi come illegittimo, comportando un impegno finanziario ingiustificato e non procrastinabile, in quanto la deliberazione di G.M. n. 234/2016 di fatto disattende le vigenti disposizioni legislative. E dunque, alla luce di quanto sopra, palesandosi in tale agire una violazione delle norme poste a tutela della conservazione della base economica dell’Ente, tutti gli incarichi disposti dall’amministrazione citata sono nulli iuris et de iure.
Abbiamo in ogni modo – concludono i Consiglieri – depositato un’interrogazione, nella quale si chiede alla Sindaca ed alla sua Giunta se non ritengano opportuno procedere all’annullamento in autotutela dell’Ordinanza n. 1118839/2016 e di tutti gli atti propedeutici e conseguenti.