“I pazienti oncologici che hanno superato la fase acuta del tumore, dovrebbero essere costantemente monitorati e intraprendere percorsi assistenziali in ospedali di comunità o case della salute per arrivare al pieno recupero. Purtroppo nella realtà le cose stanno in maniera differente e questi pazienti oggi vengono trattati inappropriatamente negli ospedali per acuti”. Così il consigliere del M5S Mario Conca, che sabato ha partecipato ad un convegno su questo tema. Si stima che che entro il 2020 in Italia saranno 4 milioni i pazienti cosiddetti “long term survivors”, di cui 350 mila pugliesi.
“Dalle nostre parti – continua il pentastellato – questi cittadini purtroppo pagano il prezzo delle tante criticità della rete assistenziale che non punta alla recovery. Invece di dedicare loro percorsi assistenziali, che pure sulla carta esistono, questi pazienti devono aspettare per poter effettuare esami il più delle volte prescritti in modo inappropriato. Si preferisce non curarli appropriatamente cronicizzandoli – incalza Conca – a vantaggio di potenti lobbies che crescono a danno della collettività. In questo modo si alimentano le clientele e si continua a lucrare con gare che di fatto hanno centralizzato solo la corruzione facendo triplicare i costi. La tragedia vera è che il presunto risparmio si traduce quasi sempre in un maggiore costo per via di una governance operata nel disinteresse degli assistiti. Basterebbe – conclude – fare un controllo di gestione sui servizi sanitari e non sanitari per verificare, con cifre alla mano, come a fronte di una riduzione delle prestazioni i costi lievitino fino a moltiplicarsi”.