Il Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi continua a considerare il Comune come il suo condominio. Anzi, peggio ancora, come il suo appartamento personale. Non si preoccupa dei problemi che potrebbero sorgere con le sue nomine, spesso “a rischio” di compatibilità. Il caso più emblematico è senza dubbio quello della nomina a dirigente comunale dell’ex segretario generale della Provincia Maurizio Moscara. Un fatto accaduto mentre proprio Rossi era sia presidente della Provincia che sindaco del capoluogo. Una vicenda che si è chiusa (fortunatamente per l’interessato) senza conseguenze per Moscara solo perché lo stesso non aveva ancora percepito compensi.
E che dire, poi, del silenzio del primo cittadino sul consigliere comunale Maurizio Pesari, la cui posizione non è certo scevra di dubbi e perplessità in relazione al contenzioso tra lo stesso e l’ente comunale (poi eliminato, ma senza cancellare definitivamente la posizione debitoria).
E non è tutto. Rossi ha nominato se stesso e il consigliere Paolo Le Grazie nel consiglio di amministrazione del Consorzio dell’ambito territoriale dei servizi sociali, salvo poi consultare gli enti preposti per stabilire se tali nomine sono compatibili (per effetto del ruolo di controllori e controllati).
L’ultima “perla” si riferisce al consiglio di amministrazione del Consorzio di Torre Guaceto, dove il Comune di Brindisi ha nominato – in qualità di consigliere – l’agente di polizia giudiziaria della Capitaneria di Porto di Brindisi Alessandro De Vincentis. Nulla da eccepire, ovviamente, sulle qualità personali del dott. De Vincentis, ma ci troviamo ancora una volta (grazie alle scelte del sindaco Rossi) di fronte ai dilemma che chi deve essere controllato è lo stesso che deve fare i controlli.
L’articolo 7 del decreto ministeriale del 4 dicembre 1991, con cui è stata istituita la Riserva naturale marina di Torre Guaceto, stabilisce che “la vigilanza sulla Riserva, il perseguimento di eventuali violazioni alle norme del decreto, nonché l’irrogazione delle sanzioni, sono affidati alla Capitaneria di Porto”!!!
Inoltre, il decreto del 26 gennaio 2009 del Ministero dell’Ambiente stabilisce all’articolo 27 che la “sorveglianza nell’area marina protetta è effettuata dalla Capitaneria di Porto competente…”. Il tutto, senza contare che il Consorzio è titolare di una concessione demaniale a uso turistico ed è titolare di consegne demaniali con finalità di tutela della costa.
Come dire, insomma, che il De Vincentis dipendente della Capitaneria potrebbe dover fare controlli ad un consorzio di cui lui stesso è consigliere di amministrazione!
Fino a quando dovremo sopportare queste scelte così opinabili del sindaco di Brindisi? E come mai nessuno interviene per porre un freno a queste condotte?
Lino Luperti – Movimento Regione Salento