L’Ostello della Gioventù di Brindisi, un “Pop” che guarda al mondo
L’Ostello della Gioventù, novità assoluta nella stagione turistica 2024 non solo a Brindisi e “punto di partenza del turismo contemporaneo” con i suoi 32 posti letto e i suoi servizi di elevata qualità è stato inaugurato questa mattina nel capoluogo adriatico nel corso della presentazione alle Istituzioni ed alla stampa, che ha visto la partecipazione del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, e del Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia, Aldo Patruno, con il presidente di Puglia Holiday, Pierangelo Argentieri, a fare gli onori di casa.
«L’ambizione è quella di fare diventare l’Ostello della Gioventù di Brindisi un punto di riferimento per tutti gli ostelli pugliesi – ha esordito Argentieri -. Abbiamo puntato molto sulla qualità; oltre la ristrutturazione dell’Amministrazione pubblica ci abbiamo messo del nostro, investendo ulteriormente e lavorando sui letti, sugli interni, sugli spazi comuni perché l’ambizione è quella di “essere un Ostello”, sì della Città di Brindisi, ma con un respiro più ampio, un respiro europeo, quindi di altissimo livello. L’apertura è imminente – ha ripreso il presidente di Puglia Holiday –: oggi lo presentiamo alla Città e all’intera Regione e la nostra intenzione è quella di farlo diventare un post che deve animare il territorio, la città e tutto quello che Brindisi può offrire ai turisti. Essi sono, per l’appunto, i turisti moderni, i “nomadi digitali”, chi viene qui per il “turismo lento”, quelli che vogliono cogliere il meglio delle nostre bellezze con uno spirito più slow. Ma soprattutto intende essere, l’Ostello, un’alternativa valida ad un turismo, che non va confuso con quello dei resort e delle masserie di lusso. Esso è per chi vuol comunque spendere una cifra ragionevole e al tempo stesso vivere un’esperienza di qualità, con un’ospitalità di altissimo livello».
Entusiasta il sindaco di Brindisi. «Bisogna dare merito alla precedente amministrazione che ha avviato questo intervento significativo e vorrei dire “iconico” per questa città – ha detto Marchionna -. L’Ostello della Gioventù è stato un grande riferimento negli anni passati ed ha avuto un successo straordinario a tutti i livelli. Poi – ha ripreso – le vicende di questa città lo avevano portato in declino e questo intervento iniziato dalla precedente amministrazione, che si conclude con l’inaugurazione di oggi, restituisce alla città una struttura non solamente importante, ma sottolinea l’attenzione che l’Amministrazione comunale di Brindisi rivolge ai giovani ed alle nuove tipologie di turismi, che si vanno affermando nell’epoca contemporanea. Per noi – ha concluso il sindaco – è un punto di riferimento essenziale rispetto al quale crediamo e speriamo di poter attrarre nuovi e più interessanti flussi turistici, soprattutto di tipo giovanile».
Ad inquadrare la struttura brindisina in un orizzonte internazionale è stato Aldo Patruno. «Innanzi tutto siamo andati oltre gli ostelli della Gioventù: questi sono gli ostelli “Pop”, Pubblici ostelli pugliesi – ha spiegato il Direttore generale del Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia -: una rete di 11 ostelli di nuova generazione diffusa su tutto il territorio regionale, dall’estremo Nord, con Monte Sant’Angelo, giù giù fino a Minervino di Lecce. Al centro – ha ripreso – c’è Brindisi, crocevia dei grandi cammini ed itinerari culturali, la via Francigena innanzi tutto, ma anche l’Appia “Regina Viarunm”, per la quale aspettiamo il riconoscimento a patrimonio Unesco, che dovrebbe intervenire a luglio. E quindi – ha aggiunto Patruno – ci troveremo pronti con questa nuova modalità di accoglienza, e di ospitalità diversa rispetto alla ricettività, che questo territorio offre in maniera eccellente, per ospitare una ulteriore linea di prodotto nell’offerta turistico culturale. Perché questo non sarà solo un lungo di accoglienza, sarà anche un luogo di informazione, di formazione, aperto naturalmente ai camminatori, ai pellegrini, ai viaggiatori, ma anche e soprattutto ai cittadini, che potranno riappropriarsi di un lungo rimasto chiuso per troppo tempo e che interpreta una linea di offerta turistico culturale della Regione Puglia diversa, innovativa e che si iscrive dentro un percorso, che vede cresce costantemente camminatori, pellegrini e viaggiatori alla ricerca di un turismo lento, all’aria aperta, che richiede forme di accoglienza adeguate. Credo che questo Ostello “pop”, fortemente identitario rispetto a Brindisi, sia la risposta più efficace a questa esigenza ed a questa domanda di turismo molto internazionale».
Particolare attenzione è stata attribuita alla sostenibilità. «La sostenibilità è un elemento fondamentale – ha concluso Pierangelo Argentieri -. Non a caso qui le tecnologie utilizzate, dall’acqua, all’elettricità, al controllo e gestione dei rifiuti, considerano appieno questo aspetto. Quello che vogliamo soprattutto rendere noto è che l’Ostello vuol, diventare un punto di riferimento anche per i giovani: giovani turisti, ma anche giovani di Brindisi che hanno voglia di incontrarsi e mettere al centro dell’esperienza di condivisione un luogo di cui la città si riappropria, evidenziando quello che è stato un elemento di orgoglio di tutti i Brindisini, un luogo in cui ospitare non solo amici e conoscenti, ma un luogo di cui in ogni caso andare fieri».