E’ sempre più difficile, nella gestione di un ente pubblico, far quadrare i conti, tanto più se si considera che i trasferimenti dello Stato sono sempre di meno e che le spese aumentano. Se a questo si aggiunge la incapacità di combattere l’evasione e il mancato incasso di quanto inserito tra le voci attive di bilancio allora il quadro è completo.
L’arrivo della dirigente Marina Carrozzo alla guida del settore Patrimonio, ad esempio, ha impresso una accelerata al rispetto dei contratti riguardanti gli immobili comunali. C’è chi non paga da anni quanto dovuto all’ente senza che ci sia stato un tentativo di recupero delle somme. Ed il discorso vale per le abitazioni, ma soprattutto per i locali commerciali. Non si è mai compreso il motivo per cui se si prende in locazione un locale da un privato bisogna pagare il giorno stesso della scadenza per non incorrere in procedure di sfratto. Con il padrone di casa che è il Comune, invece, si può fare tutto e il contrario di tutto. Non la penserà nello stesso modo la dirigente Carrozzo che guida il Patrimonio da qualche mese e che non intende far finta di nulla. Porta la sua firma, infatti, la determina dirigenziale con cui si è proceduto alla revoca della concessione di un locale commerciale sito in piazza Mercato. Il vecchio gestore non aveva pagato canoni di locazione per 46.000 euro e chi era subentrato grazie ad una determina dirigenziale di gennaio del 2023 si era fatto carico di pagare gli arretrati e nel frattempo di stipulare una polizza fidejussoria. Sta di fatto, però, che tutto questo non è avvenuto, nonostante i solleciti degli uffici e quindi adesso si è proceduto con la revoca e con le procedure di riscossione coattiva nei confronti del vecchio e del nuovo gestore, per un totale di 112 mila euro.
Sarebbe interessante, però, stabilire il motivo per cui per anni nessuno da Palazzo di Città si è preoccupato di promuovere azioni legali nei confronti di chi si arretra nel pagamento dei canoni di locazione. Un fatto incomprensibile che deve indurre l’attuale dirigente ad andare a fondo anche su tutti gli altri locali comunali perché si possa stabilire se ci sono situazioni simili che richiedono interventi altrettanto risoluti.