L’attaccamento al potere da parte di qualcuno, il più delle volte, può diventare un’attrazione irresistibile.
Tanto irresistibile da trasformarsi in un’ossessione tale da far perdere il senso della misura e del contegno.
È quello che sta accadendo in questi giorni a qualche recente ex amministratore che cerca ancora di incidere nei processi della pubblica amministrazione aggirandosi negli uffici comunali, effettuando telefonate che hanno finalità gestionali, parlando e atteggiandosi, insomma, ad assessore ‘ombra’.
L’aspetto grave e preoccupante è dato dal fatto che queste indicazioni arrivino da ‘estranei’ all’amministrazione comunale che pare ostaggio di questi comportamenti.
Questa situazione crea molta confusione tra i cittadini che sono disorientati e che sono costretti a scegliere il proprio interlocutore tra i legittimi titolari di incarichi pubblici e personaggi di ogni stagione politica che tentano di influenzare il normale andamento dell’amministrazione, continuando ad accreditarsi come riferimenti e che invece si trasformano in ‘pupari’.
Il Sindaco e il segretario generale hanno la responsabilità politica e amministrativa di vigilare sul buon andamento della gestione della cosa pubblica e a richiamare anche tramite provvedimenti, alla responsabilità i rappresentanti politici e i dipendenti comunali, tutelando l’autonomia e la libertà delle decisioni.
Sarebbe auspicabile perciò che questo pellegrinaggio ‘interessato’ e le ingerenze nelle dinamiche politico-amministrative di persone senza alcun mandato amministrativo o politico cessino immediatamente.
I consiglieri comunali Lino Luperti, Riccardo Rossi, Alessio Carbonella, Michelangelo Greco