I lavori della quarta commissione (2). Brindisi: audizioni sul Consorzio Asi e sull’area di di Costa Morena nel porto
In un’audizione in quarta commissione del Consiglio regionale, presieduta da Francesco Paolicelli, il Collegio dei revisori dei conti del Consorzio ASI di Brindisi ha risposto ai chiarimenti richiesti dal presidente della commissione consiliare bilancio Fabiano Amati.
Sul primo schema di bilancio consortile 2019, il consiglio d’amministrazione ha recepito le indicazioni dei revisori sull’assenza di una valutazione analitica degli asset ed ha commissionato alla società Deloitte una verifica dei cespiti, che nel rispetto delle regole civilistiche e fiscali offre una rappresentazione corretta del bilancio.
Il bilancio 2020 è stato appena approvato all’unanimità dal cda, col parere favorevole dei revisori e rivaluta 4milioni di euro del patrimonio netto.
Sulla donazione con risorse del Consorzio di materiale e attrezzature all’Asl Brindisi, al Collegio è stata fornita una perizia di stima, che verrà verificata e sarà oggetto di una comunicazione da parte dei revisori. Lo stesso per gli atti forniti in relazione alle procedure di assunzione di una unità di personale.
I revisori hanno risposto anche alle richieste di Amati sul compenso ad un professionista per consulenze legali e fiscali, mentre sulla revoca dell’incarico ad uno studio legale, il neo eletto presidente del Consorzio Asi Vittorio Rina ha detto di avere ritenuto, da legale, che l’ente non abbia bisogno di una consulenza stragiudiziale ed ha avviato un monitoraggio delle consulenze legali, in vista di una razionalizzazione. Ha inoltre fatto il punto dei progetti consortili, dei servizi e della situazione patrimoniale: il bilancio 2020 ha evidenziato 350mila euro di margine di utile, “il Consorzio Asi di Brindisi è sano e va difeso”, ha dichiarato.
La commissione opererà una ricognizione di tutti gli Asi regionali.
Nell’area di 21 ettari di proprietà del Gruppo A2A nel porto di Brindisi non ci sono superfici libere da vincoli demaniali, ambientali, urbanistici e territoriali ove ospitare ulteriori attività produttive. L’ha dichiarato l’amministratore delegato Giuseppe Monteforte, nell’audizione sulle ipotesi di sviluppo, richiesta dal presidente della commissione bilancio Fabiano Amati. Nell’occasione, anche il presidente dell’Autorità portuale dell’Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, ha relazionato sulla progettualità dello scalo brindisino, insistendo sull’esigenza di una retroportualità che presenti una zona industriale fortemente attrattiva, garantisca disponibilità energetica e offra carburanti a costi convenienti. Il porto va dotato di tecnologie moderne strutturali e informatiche, vanno previste tutte le opportune misure di sicurezza e, ovviamente, non va trascurato il dragaggio dei fondali. (fel)