Non c’è pace per i dipendenti della Brindisi Multiservizi. Per l’ennesima volta, infatti, devono fare i conti con il mancato pagamento degli stipendi e, in particolare, del mese di gennaio, nei termini sanciti dal contratto collettivo nazionale di lavoro.
Purtroppo questa è la conseguenza diretta di una situazione al limite del collasso per la partecipata, a causa di una sostanziosa riduzione dei trasferimenti dal Comune alla stessa Multiservizi.
Anzi, adesso è l’ente locale che avanza delle somme dalla BMS riferite alla gestione dei parcheggi e quindi le stesse potrebbero essere impiegate o calcolate per ripianare le perdite di esercizio.
Il che priverebbe la società della liquidità necessaria per fronteggiare il pagamento degli stipendi e per saldare le fatture riguardanti le forniture di materiale. Anzi, a quanto pare la BMS avrebbe già ricevuto dei decreti ingiuntivi e questo renderebbe la società ancora più fragile sul piano della solvibilità.
Oggi, nel corso della protesta messa in atto dal personale della BMS, c’è stato anche un momento di confronto con il sindaco Giuseppe Marchionna e con gli assessori dei settori interessati. Probabilmente sarà individuata una soluzione-tampone, ma quello che preoccupa è il futuro della Brindisi Multiservizi che oggi più che mai è davvero ad altissimo rischio, soprattutto per ciò che riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali.