LATIANO – L’ASSOCIAZIONE “L’ISOLA CHE NON C’E'” DI LATIANO LANCIA UN APPELLO: INVESTIRE IN CULTURA

Un appello dell’Associazione «L’Isola che non c’è» rivolto alle istituzioni – Amministrazione Comunale, Asl, Provincia di Brindisi, Stp e coinvolgendo gli stessi cittadini – affinchè si investa sulla Cultura e la Bellezza a cominciare dalla Scuola.
«Nelle prossime ore – si legge in un comunicato dell’Associazione – vorremmo stilare insieme ai cittadini, alle istituzioni e a tutto il Consiglio Comunale una sorta di Manifesto programmatico sul tema della cultura a partire dalla Scuola che abbia come titolo: “La Scuola prima di tutto”.»
«Le strade del centro sempre – si legge – sempre più deserte, la mancanza di decoro, le strade colabrodo, i parchi abbandonati, la assenza di regole nella scelta dell’arredo delle attività commerciali (vedi via Roma) hanno un unico denominatore: la bellezza. La bellezza perduta».
Cosa c’entra la bellezza con la Cultura e la Scuola?, si chiede provocatoriamente l’Associazione?
Ecco la risposta: «Se per i prossimi anni questa città – suggerisce – investisse nella Scuola tutto il resto verrebbe fuori come per magia. E allora la nostra proposta è quella di investire nella Scuola a partire da quella secondaria superiore che qui a Latiano è diventato un vero e proprio fiore all’occhiello. Che rischia però di appassire (guardate le foto della struttura che ospita il Liceo delle Scienze Umane nei locali della Benedetto Croce di proprietà del Comune)».
«Per cercare di salvare questo patrimonio, non solo culturale, nelle prossime ore cercheremo di organizzare con la collaborazione delle istituzioni – continua la nota – un tavolo per mettere insieme Asl, Provincia di Brindisi, docenti del Liceo delle Scienze Umane dell’Istituto Palumbo, Stp e Consiglio Comunale. Obiettivo: cercare di trovare una soluzione che consenta di ampliare l’offerta didattica fino alla apertura a Latiano di una sezione del Liceo linguistico».
«Una ipotesi questa possibile soli se si riuscisse a trasferire gli uffici, attualmente occupati dalla Asl (che ne è proprietaria) dagli attuali locali adiacenti la Benedetto Croce, in un altro sito così da consentire all’istituto di aprire altre tre sezioni per il nuovo anno. Tre nuove sezioni vuol dire almeno altri 300 studenti che si aggiungerebbero agli attuali 350 che frequentano quella scuola. Una popolazione di studenti provenienti dai paesi vicini che insieme al personale docente potrebbero cambiare la geografia culturale di questo piccolo paese che oggi non è in grado di investire nella propria Storia. Vedi il caso della vendita a privati della casa natale di Bartolo Longo (che noi cercheremo di bloccare con l’aiuto delle istituzioni) o persino il tentativo (sventato) di chiudere il collegamento diretto con il Santuario di Cotrino che le Ferrovie vorrebbero cancellare».
«La Scuola dunque- conclude il comunicato – per creare Cultura (altri tempi quando si organizzava il Maggio Latianese, oggi solo sagre e Fiere o addirittura orribili bambole vestite a nero appese ai lampioni, in nome di una presunta tradizione popolare di cui nessuno ne conosce il significato) e sperare di ritrovare finalmente la Bellezza perduta».
«La nostra prossima battaglia – annuncia l’Associazione – sarà questa».

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