Li preferiremmo tutti vivi, ma magari lontani dalle strade, dalle case, dalle scuole, insomma in un habitat a loro più consono. E consentendo così agli esseri umani di vivere una città con condizioni igieniche degne del cosiddetto “primo mondo”. Sono gli animali selvatici e gli insetti che ormai condividono liberamente la città di Brindisi con i suoi abitanti. Topi, piccioni e blatte come se piovessero, e a volte in effetti cadono davvero dall’alto di terrazzi di palazzine in abbandono, soprattutto nel centro storico, dove si annidano beatamente, potendo non temere alcuna disinfestazione, derattizzazione, disinfestazione. E così ci pensano gli stessi cittadini che piazzano trappole, veleni vari che poi uccidono queste bestie che vanno a morire lungo il ciglio della strada, seminando cadaveri ovunque, che quando va bene, non si presentano schiacciati dalle auto. La foto del giorno Brindisitime.it la dedica a questa condizione, chiedendosi se non sarebbe possibile evitare tutto questo.