L’ACSI CHIEDE AL COMUNE 25MILA EURO DI RISARCIMENTO

Prosegue la storia infinita, impreziosita anche da risvolti grotteschi, dei rapporti tra l’ACSI, l’Associazione Centri sportivi Italiani, e il comune di Brindisi, in relazione ai campi di calcio di S.Elia, in via Pellizza da Volpedo. Nonostante il TAR di Lecce, nel 2013 avesse respinto il ricorso proposto dall’associazione nei confronti del Comune di Brindisi, per ottenere l’annullamento della“graduatoria definitiva delle Associazioni Sportive Dilettantistiche aventi i requisiti per accedere all’affidamento della gestione del predetto Centro Sportivo comunale e per ottenere un risarcimento di 25 mila euro, la stessa ACSi ha deciso di continuare la lite legale, proponendo ulteriore ricorso al tribunale di Brindisi. L’ente di Brindisi sarà difeso dagli avvocati Monica Canepa ed Emanuela Guarino. Ricordiamo che i campi di calcio in questione sono in uno stato di completo abbandono, i preda a furti e ad incendi molto frequenti, nonostante ci sia un’altra associazione, la “FraBen”, vincitrice di un bando di evidenza pubblica fatto nel 2015, che avrebbe mostrato all’epoca di poter ristrutturare il centro sportivo. Ma, cavilli burocratici e impedimenti amministrativi ne stanno hanno costretto i soci mino Francioso e Antonio Benarrivo a porre un freno al percorso intrapreso. Stessa sorte capitò alla struttura ACSi, nel 2013, quando la società del Città di Brindisi, presieduta da Antonio Flora, era intenzionata a gestire quei campi. Ma poi non se ne fece più nulla.

 

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