LA VIOLENZA SULLE DONNE COME LA MAFIA – VIDEO INTERVENTO CARABINIERI E SINDACA

Il fenomeno  della  violenza di genere paragonabile a quello legato alla mafia. Questo il dato più allarmante emerso dal convegno “Amare e … togliere la vita” sulla lotta contro la violenza sulle donne, che si è svolto venerdì sera a Palazzo Nervegna,  organizzato dal Rotary Club e a cui ha partecipato la sindaca, Angela Carluccio. E il perché è presto detto. Così come la mafia, il dramma della violenza sulle donne è dominato dal silenzio e dall’omertà. E poi perché non si tratta di un fenomeno emergenziale, circostanziato al particolare momento, ma oramai stabile e con cui si convive. La principale difficoltà riscontrata dalle forze dell’ordine nell’attività di emersione del crimine sta nel fatto che le vittime di rado trovano il coraggio di denunciare l’autore della violenza, che sia il marito, il compagno o un estraneo. Il timore è quello di maggiori ritorsioni da parte dell’uomo violento, soprattutto se la vittima dipende economicamente dal compagno di vita. E su questo bisogna lavorare tutti insieme, affinché l’occupazione femminile sia portata a livelli più accettabili. Ma, così come ha fatto notare la sindaca Carluccio, per arginare questo fenomeno si rendono necessari un incremento della pena per l’autore della violenza di genere e anche sui minori la certezza della pena. E su questo aspetto il legislatore ha già prodotto normative ad hoc, come  l’introduzione del reato di stalking già dal 2008 e del 416 bis, come reato di associazione mafiosa. Insomma, gli strumenti per combattere questo triste fenomeno iniziano ad essere molteplici, pur se il principale resta quello della denuncia della vittima o di chi viene a conoscenza di tali episodi. Per far questo, le istituzioni hanno predisposto un numero verde collegato ai centri antiviolenza, ma anche persone delle forze dell’ordine e magistrati specializzati proprio su questo argomento. Ma la lotta alla violenza sulle donne passa anche attraverso il sostegno che vuiene dato agli uomini che producono violenza. “Spesso – é stato dato nel convegno – questi soggetti vorrebbero uscire da questo tunnel ma non ci riescono.

Ora é possibile aiutarli con progetto “Dalla parte del lupo”, organizzato dalla rete LA.R.A. della Provincia di Brindisi.

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