Il crescente numero di furti di veicoli è certamente uno di quei fenomeni criminali verso cui sono stati indirizzati gli sforzi preventivo-repressivi del Questore di Brindisi Dr. Maurizio Masciopinto in attuazione della più generali direttive del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dello stesso Capo della Polizia.
Proprio per arginare il fenomeno in argomento, la Squadra Mobile brindisina è stata così interessata all’avvio di ogni iniziativa investigativa finalizzata a ritrovare i veicoli asportati per restituirli ai legittimi proprietari e ad individuare i responsabili della ricettazione e/o del riciclaggio di detti mezzi.
In quest’ultimo periodo non pochi sono stati gli autoveicoli o i motocicli ritrovati e restituiti alle vittime di furti e numerosi, poi, i denunciati all’Autorità Giudiziaria per le ipotesi di reato di ricettazione o riciclaggio.
Ieri, 9 maggio 2017, gli operatori della Sezione Antirapina della Squadra Mobile sono riusciti a individuare, ancora una volta, un nuovo nascondiglio (gubbia) ove era occultata una Vespa Piaggio 50 cc priva di targa. Attraverso immediati accertamenti sul telaio, il personale della Squadra Mobile è riuscito a stabilire che la Vespa era stata rubata l’1 maggio scorso.
Gli investigatori hanno ritrovato il mezzo rubato in un garage di uno stabile nel quartiere Sant’Elia e, in ragione delle evidenze investigative raccolte, anche a garanzia del usuario del garage, lo hanno informato della facoltà di nominare un difensore di fiducia in quanto sarebbe stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per l’ipotesi di reato della ricettazione della Vespa cui si è accennato.
Le attività di ricerca, proseguite in un vano di pertinenza condominiale del medesimo immobile, hanno poi permesso agli agenti dell’Antirapina di rinvenire un altro veicolo, un motociclo del tipo Piaggio Liberty che si presentava parzialmente smontato in alcune delle sue componenti.
Da un primo e sommario controllo operato sul Liberty, gli investigatori hanno avuto modo di rilevare che il medesimo si presentava con il numero di telaio verosimilmente alterato e per tale motivo il mezzo veniva sequestrato per accertarne l’effettiva provenienza.