LA SEGNALAZIONE: “INSPIEGABILI RITARDI CIRCA GLI AUMENTI DEGLI ASSEGNI DI INVALIDITA’. L’INPS DI BRINDISI RISULTA IMPREPARATA A FORNIRE RISPOSTE ADEGUATE”

“INSPIEGABILI RITARDI CIRCA GLI AUMENTI DEGLI ASSEGNI DI INVALIDITA’ .

L’INPS DI BRINDISI RISULTA IMPREPARATA A FORNIRE RISPOSTE ADEGUATE”

 

 

Il 13 ottobre sul Portale nazionale dell’INPS è riportata una notizia per certi versi confortante. E’ scritto testualmente “Aumenti in arrivo per i percettori degli assegni di invalidità: con la prossima rata di novembre 2020 l’INPS provvederà a mettere in pagamento la maggiorazione sociale in favore dei soggetti titolari di pensione per invalido civile totale 100%, pensione per i sordi, pensione per i ciechi civili assoluti e dei titolari di pensione di inabilità ex legge 222/1984”.

Un incremento fino a 651,51 euro per 13 mensilità, beneficio riconosciuto dalla legge 448/2001 per i soggetti con più di 60 anni di età che, con la sentenza della Corte Costituzionale (n. 152/2020) e il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, è stato esteso ai soggetti riconosciuti invalidi civili totali, sordi o ciechi civili assoluti a partire dai 18 anni di età. Si tratta di un beneficio che interessa una platea piuttosto ampia di cittadini.

A distanza di due mesi dalla “trionfante” notizia purtroppo con grande rammarico il sottoscritto, invalido civile totale 57enne ed in possesso dei requisiti di legge, non si è visto aumentare l’importo del suo assegno. Mi sono recato diverse volte al “front-office” della sede Inps di Brindisi chiedendo delucidazioni circa il mancato aumento. “Aspettiamo le direttive”, mi hanno sempre risposto e liquidato gli addetti di turno allo sportello.

Eppure, sempre sulla pagina dell’Inps nazionale, è scritto: “l’Istituto ha lavorato in questi mesi per accelerare le procedure di definizione dell’iter e la semplificazione delle stesse”. Peccato che a Brindisi tutto sembri in alto mare.

Spiace che si continui ad assistere ad una sorta di “scaricabarile”. Eppure la Consulta ha sentenziato come l’importo mensile delle pensioni degli invalidi civili di 285,46 sia “inadeguato ai fabbisogni primari”. Intanto il sottoscritto insieme a tanti invalidi aspettano invano l’applicazione di questa sentenza storica. Mi chiedo: Perché alcuni hanno ricevuto a settembre le pensioni di invalidità aggiornate con i nuovi importi ed altri no, creando così tanta confusione, incertezze e tanti imbarazzi, oltre che rabbia? Elemosinare un diritto non è bello!

TORRE SANTA SUSANNA 4 dicembre 2020

 

f.to Salvatore Sollazzo

 

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning