Questa volta la situazione della Brindisi Multiservizi è davvero complessa. Il tutto, frutto di situazioni mai affrontate con la dovuta decisione a Palazzo di Città da mesi e mesi.
Ci sono tre scadenze particolarmente importanti e tutte immediate. Il riferimento è ad un pignoramento di Equitalia di circa 700.000 euro, alla rata Irpef di circa 600 euro ed al pagamento degli stipendi dei duecento dipendenti. La gestione commissariale dovrebbe provvedere ad effettuare quanto prima il ripiano delle perdite del 2014 e con quelle somme saldare i debiti Irpef ed Equitalia.
Nel frattempo, il nuovo amministratore della società, dott. Giovanni Palasciano, non ha ancora accettato l’incarico, anche se si vocifera che potrebbe sciogliere la riserva entro mercoledì prossimo. Il tutto, sempre che qualche giudice amministrativo non decida di tenere in considerazione il ricorso dell’ex amministratore Vito Camassa, il quale sostiene (secondo alcune interpretazioni legali a giusta ragione) che il suo siluramento sia illegittimo, in quanto previsto dallo statuto comunale ma non dal codice civile.
Ma la vera partita dovrà giocarla il commissario prefettizio, rimuovendo le incrostazioni esistenti all’interno della macchina comunale e che fino ad oggi hanno comportato il ricorso a ditte private anche quando le commesse potevano essere affidate direttamente alla Multiservizi (con enormi vantaggi per le casse comunali) . Staremo a vedere cosa accadrà nei prossimi giorni.