“La Legalità è un sentimento”, il Manuale controcorrente di Educazione Civica, è l’ultimo libro del prof. Nando Dalla Chiesa. Un libro prezioso e, allo stesso tempo, imperdibile proprio perché scritto dopo anni in giro per le scuole di tutta Italia e, soprattutto, con il coinvolgimento dei suoi studenti. Ed è stato proprio uno di loro, Francesco, che alla domanda:”Cos’è per te la legalità?”, aveva dato una risposta molto particolare:”L’educazione alla legalità è educazione al conflitto”, “perché per affermare il primato della legge, ed essere dunque davvero educati alla legalità, disse, occorre sapersi battere contro una serie di poteri, a volte senza nemmeno essere aiutati dalla giustizia”. Una risposta che, all’inizio, aveva stupito il prof. Dalla Chiesa, ma che, in seguito, lo aveva portato a riflettere. Francesco è diventato, così, molto importante al fine della stesura del testo. Era ormai chiaro che bisognava gestire il conflitto con opportuni strumenti culturali, quando “la corrente tira in una direzione sbagliata”. Un lungo lavoro e tante esperienze che hanno portato a guardare in profondità l’importante tematica. Un punto d’arrivo, un confronto con i temi dell’educazione alla legalità che, spesso, viene confusa con la pura osservanza delle regole. È stata una vera impresa insegnare il valore della legalità, con parole nuove, per il prof. Dalla Chiesa, uno degli studiosi più accredidati della mafia, che ha dedicato all’argomento vari anni. La poesia, la letteratura, il teatro e persino la musica, sono tutti strumenti importanti di formazione, perché la legalità è un modo di vivere e ogni giorno facciamo delle scelte. Un libro che aiuta a superare i luoghi comuni, un invito a riflettere sulla vera natura della legalità e della giustizia. La Costituzione è fatta del suo spirito, non da ciò che c’è scritto dentro. Un modo di vivere fondato sul rispetto, parola importante che non è stata scritta, ma che tiene in piedi tutta la Costituzione. È necessario assumersi le proprie responsabilità e comprendere che si può parlare di legalità quando tutti rispettano i diritti della comunità. “La tesi che ho ripetutamente messo al centro del mio ragionamento, e che mi ha fatto da stella polare nel divagare tra Pasolini, Basaglia, Erri De Luca o i punti di vista dei miei studenti, è che una buona educazione alla legalità si sviluppa, prima ancora che grazie a un determinato insieme di prescrizioni e norme “ragionevoli”, grazie a un grappolo di sentimenti, di modi di sentire, di valori. E di forme di percezione della società intorno a noi, e di noi in mezzo agli altri. Cioè qualcosa che non ha a che fare con i codici…- Nando Dalla Chiesa “. Anna Consales