Si sta svolgendo in questi giorni all’Università di Parma il Convegno dal titolo “Liberarsi dalla necessità del carcere (1984-2024). L’attualità del pensiero di Mario Tommasini”.
All’evento ha preso parte anche la Garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Provincia di Brindisi Valentina Farina che, nel corso del suo intervento odierno, ha posto l’attenzione sul ruolo dei Garanti territoriali nelle dinamiche istituzionali per la pratica della GR.
L’obiettivo dell’iniziativa è ricordare il Convegno che, proprio quaranta anni fa, Mario Tommasini organizzò nella stessa Università: tutt’oggi una testimonianza della forza del suo pensiero, del suo impegno sociale e culturale a tutela dei diritti delle persone più fragili ed emarginate della società.
Perché, come ricordato all’epoca, “Il lungo cammino per liberarsi dalla necessità del carcere potrà percorrersi se due voci, quella degli internati e quella dei cittadini liberi, si incontreranno, se si privilegerà l’emancipazione al posto della punizione, l’accettazione delle ragioni del conflitto al posto della vittoria del più forte, le ragioni dei bisogni al posto di quelle della conservazione, la trasformazione sociale di aree del paese invece della pura criminalizzazione dei quartieri e delle periferie”.
L’obiettivo è anche quello di continuare a decostruire i tanti, troppi pregiudizi sociali sulla condizione delle persone ristrette che ne rendono impraticabile il rinserimento sociale.
Il panel della mattinata di oggi, a cui ha preso parte la dott.ssa Farina, è stata dedicata ad una riflessione interdisciplinare con studiosi ed esperti della materia sulla giustizia riparativa, sullo stato dell’arte della riforma Cartabia e sulla necessità di superare la visione carcero-centrica che caratterizza il sistema di esecuzione penale.