Finalmente ce l’hanno fatta. La dirigente scolastica Rita De Vito, gli insegnati, il personale e i più di 600 ragazzi hanno messo lucchetto e sigilli alla scuola dello scandalo. Una scuola, l’Ipsia Ferraris di via Adamello a Brindisi, che si fatica ancora a credere che sia stata in piedi fino a oggi con i suoi solai crollati, infiltrazioni ai muri, porte di sicurezza distrutte e stanze da anni ormai inagibili, che ha scoperchiato più di un altarino mettendo a nude crude verità. Una struttura pericolante e inagibile da anni ha continuato ad ospitare alunni, insegnati, personale Ata e corsi di recupero anni scolatici nei pomeriggi, senza alcuna tutela per la vita di tutte queste persone messa a rischio quotidianamente sotto gli occhi delle istituzioni che, secondo i racconti della dirigente scolastica De Vito, sino a oggi si sono voltate dall’altra parte nonostante le tante denunce. Ci sono, infatti, molteplici segnalazioni effettuate dal mese di marzo 2015, quando la dirigente attuale è entrata in servizio in questo istituto, finanche una denuncia alla Procura della Repubblica e solo oggi, 14 ottobre 2016, la professoressa De Vito è riuscita a incontrare, in un tavolo tecnico, i vertici della Provincia di Brindisi. Nonostante il sopralluogo con il dirigente provinciale all’edilizia scolastica e il provveditore agli studi sia avvenuto già una settimana fa, all’indomani del temporale che ha fatto emergere in tutta la sua gravità la situazione di inagibilità della scuola.
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