LA CGIL PROTESTA PER IL MANCATO PASSAGGIO A 35 DEGLI AMMINISTRATIVI DI SANITASERVICE

Ecco la nota inviata dal segretario della Cgil Vincenzo Cavallo all’amministratore della Sanitaservice ed al direttore generale dell’Asl di Brindisi:

Con la presente questa O.S. condanna fortemente l’ennesimo rinvio voluto dall’Azienda per il passaggio a 35 ore settimanali dei lavoratori addetti ai servizi amministrativi.

Ebbene, ci sono alcuni servizi, ad oggi e contrariamente ai loro colleghi delle altre Province della regione,  lavorano ancora con un monte orario contrattuale inferiore.

Dopo diversi incontri e manifestazioni dei lavoratori si era giunti ad un accordo verbale, oggi  l’ennesimo immotivato ed inspiegabile rinvio che impedisce loro di raggiungere le 35 ore settimanali come i loro colleghi.

Sembrava che per il primo luglio 2017, dopo tanto penare da parte dei lavoratori e come promesso dalla Direzione Sanitaservice e Direzione ASL di Brindisi, fosse giunto il momento di apportare questa modifica contrattuale.

Questi lavoratori,  che sono circa una quarantina  e da anni aspettano di avere pari dignità rispetto ai propri colleghi,  ultimamente,  come deliberato dalla ASL e come comandato dalla Sanitaservice,  per esigenze di servizio di fatto lavorano molto più del monte ore contrattualemtente proevisto, quindi non si capisce l’incongruenza fra i fatti richiesti  – maggior numero di ore lavorate rispetto al contratto –  e le decisioni di Asl e Sanitraservice di procrastinare a data da destinarsi l’aumento contrattuale del monte ore.

Si precisa,  altresì, che,  laddove   questi lavoratori, vuoi per scelte di natura personale , vuoi per motivazioni contingenti, non accettassero l’ennesima proroga, tornerebbero a svolgere le ore contrattualmente previste, con la ineludibile  conseguenza sui servizi …

Ribadiamo al Dott. Pasqualone e al Dott. Roseto rispettivamente direttore generale ASL BR e Amministratore Unico Sanitaservice che la dignità delle persone è sacra ed inviolabile, e pertanto vorranno porre in essere tutte le misure idonee tese alla trasformazione dei contratti come già promesso a decorrere dal 1 di luglio 2017.

In ogni caso comunque si preannunciano azioni di lotta  sindacale tese al  comunicare alla  della collettività quanto accade nel nostro territorio: prima la chiusura di molti presidi utili alla comunità ,  adesso anche il taglio dei servizi all’utenza.

Si preannuncia un’iniziativa pubblica con la partecipazione dei lavoratori coinvolti da tenersi presso la sede della Regione Puglia  al fine di sensibilizzare il Pres alle problematiche di cui all’oggetto.

La vicenda  di cui si parla è solo la punta dell’iceberg , sul tavolo negoziale vi sono una serie di vertenze inspiegabilmente nsolute:

  • vedi la vicenda del passaggio da A1 a A2 per il personale che svolge mansioni di ausiliariato e che  a nostro parere è automatico,  giusto per negare diritti acquisiti si è deciso di sperperare danaro pubblico per corsi di formazione di dubbia utilità.
  • Vedi mancato rinnovo contrattuale per nove lavoratori che svolgono in Sanitaservice attività in posti vacanti. Questi lavoratori  con un’anzianità di  24 mesi, non potranno accedere alla stabilizzazione perché si è scelto per loro la via della precarietà , il tutto  in netto contrasto con la esigenza di personale dell’Azienda  e ignorando le opportunità offerte dalla normativa Madia.
  • Vedi il servizio  pulimento, a tutt’oggi  part time,  anche con contratti a meno di 12 ore settimanali. Per cercare di  garantire i servizi si sceglie  lo strumento del lavoro supplementare, e così facendo la Sanitaservice spende più di 600 mila euro di straordinario all’anno.

Per queste scelte, di cui qualcuno dovrà dare conto alla collettività, chiederemo un intervento al Presidente Emiliano, affinchè esamini le singole problematiche e ricordi che Brindisi fa ancora parte della regione Puglia

Il Segretario Territoriale

Vincenzo Cavallo

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