KLEBSIELLA OSPEDALE DI BRINDISI. M5S PUGLIA, CONCA: “RIORGANIZZARE I SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA CONTRO LE INFEZIONI”

Definire piani e programmi regionali di prevenzione delle infezioni ospedaliere e riorganizzare gli attuali sistemi di sorveglianza e controllo di questo tipo d’infezioni, in Puglia ancora insufficienti e disomogenei tra le diverse strutture. Questo l’oggetto della mozione presentata nei giorni scorsi dal consigliere del M5S Mario Conca.

Per quanto riguarda le infezioni in ambiente ospedalierospiega il consigliere pentastellato decisivo è il ruolo degli strumenti e delle politiche preventive. Si tratta di infezioni che purtroppo si verificano sempre più frequentemente con un notevole impatto sia a livello umano che di costi per il sistema sanitario regionale. Nonostante questo  il governo regionale  ancora non è stato capace di fornire risposte adeguate. Il problema esiste in tutto il mondo, ma con l’utilizzo di disinfettanti efficaci e non ‘raccomandati’, l’accesso controllato del pubblico e l’utilizzo appropriato degli antibiotici, si può riuscire a contenerlo. Ci chiediamo se il Presidente/Assessore Emiliano ne sia a conoscenza

Nella mozione si chiede alla Regione di disporre l’invio periodico, da parte delle strutture ospedaliere, di una relazione sui casi che si sono verificati nella struttura e sulle iniziative conseguenti; di porre in capo alla Direzione Sanitaria di presidio l’attuazione delle attività di sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere; di sperimentare un sistema di segnalazione rapida di eventi sentinella ed epidemie da attivare in ciascuna ASL e far predisporre dalle stesse una relazione annuale da presentare al dipartimento della Sanità.

Non è possibile che luoghi deputati alla cura – incalza Conca –  si trasformino  in fonti di malattia e morte per i pazienti. Non deve mai più ripetersi quanto accaduto solo poco tempo fa presso l’Ospedale Perrino di Brindisi, dove trentasette pazienti furono interessati da un infezione da Klebsiella multiresistente e ben 17 furono i decessi. Questo è solo l’episodio più eclatante tra tanti casi di infezioni correlate all’assistenza e che – conclude – rappresentano un fallimento per la sanità pugliese“.

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