KICKBOXING E GRAPPLING – 10 MEDAGLIE PER GLI ATLETI BRINDISINI

Arrivano ben dieci medaglie per l’Invictus Fight Lab nel Messapicum Fighting Championship disputatosi a Sava la scorsa domenica (18 dicembre). Sono otto gli atleti della società brindisina ad aver gareggiato e ben figurato in questo evento interregionale che ha portato straordinari risultati nelle discipline della kickboxing e del grappling: cinque medaglie d’oro e cinque medaglie d’argento, infatti, sono il frutto dell’ottimo lavoro svolto dai ragazzi e dagli istruttori Teodoro Oliva, Mino Gorgoni e Vittorio Franco, supportati durante la competizione da Alessandro Pronat che ha affiancato maestri e atleti. Brian Greco, 15 anni, ha portato a casa 3 vittorie (in tre match) nella kickboxing e una medaglia d’argento nel grappling a causa di una sconfitta; ha combattuto in entrambe le discipline anche il quindicenne Riccardo De Nozza che, però, ha vinto l’oro nel grappling e ha perso ai punti nella kickboxing. Diego Delle Donne, 18 anni, ha gareggiato per la seconda volta nella kickboxing vincendo la medaglia d’oro. Francesco D’Amato, ventinovenne esperto nella kickboxing, ha deciso di dedicarsi al grappling strappando un bell’argento, stesso risultato ottenuto nella stessa disciplina dal ventiseienne Dario Nigro. La quindicenne Chiara Mingolla stupisce tutti nel grappling con un oro caratterizzato da grande grinta e voglia, mentre per Giulia D’Amato (14 anni) è arrivato un argento alla prima volta nel grappling di fronte a un’atleta più grande ed esperta. Jacopo Picciolo, il più piccolo con i suoi 12 anni, ha divertito combattendo nel kickboxing vincendo una straordinaria medaglia d’oro. Bottino grosso, quindi, per l’Invictus Fight Lab che porta con orgoglio il nome di Brindisi in giro per il territorio. Impossibile, allora, non essere soddisfatti e non manifestare buoni propositi per il nuovo anno: “Grazie ad Alessandro Pronat che ci ha affiancato durante questo evento: siamo contenti dei risultati ottenuti e del fatto che i ragazzi, anche i più piccoli, si mettano in gioco. Per noi è un motivo d’orgoglio, significa che stiamo lavorando bene. La speranza è di portare più atleti nel 2023 coltivando i buoni prospetti che già abbiamo”, concludono gli istruttori in una nota congiunta.

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