“La replica di Confindustria Brindisi agli interrogativi che avevo posto circa la natura e gli effetti dell’investimento di ben 80 milioni di euro che Avio intenderebbe indirizzare sullo stabilimento di Brindisi trascura alcuni aspetti assolutamente non marginali della vicenda.
Anche per quanto mi riguarda, nulla di prevenuto nei confronti del Direttore di Confindustria, nei confronti del quale rimane immutata la mia considerazione nonostante non lievi diversità di vedute emerse negli ultimi tempi.
Pur tuttavia, se per Angelo Guarini interessarsi del problema occupazionale vuol dire fare le pulci ad un importante investimento, per me – che quotidianamente sono alle prese con il dramma di tanti giovani, pure preparatissimi, in cerca di una occupazione – questa attenzione equivale ad una corretta interpretazione del ruolo politico rivestito, così come egregiamente Guarini interpreta il suo di Direttore generale di Confindustria Brindisi.
Ciò che invece mi lascia molto, molto perplesso è la ipersensibilità a qualsiasi voce che si ponga l’obiettivo di andare ben oltre i titoli giornalistici.
Una ipersensibilità, un’allergia al confronto, anche quando questo non è ispirato da alcuna venatura polemica, motivo per cui, a parere di alcuni, non può esserci una terza via seria, corretta e intelligente, alternativa alla sterile polemica o al silenzio.
Resta il fatto che, così come avevo intuito, a fronte di ben 80 milioni di euro investiti, l’incremento occupazionale sarà modesto. Molto modesto. Guarini dice: renderà più solido il posto di lavoro di chi c’è già!. Ok! Ma costituisce scandalo pretendere che ciò sia detto con chiarezza? E costituisce uno scandalo a questo punto chiedere qualcosa in più sulle risorse pubbliche che saranno drenate in tale direzione? Dire che dalle regole europee dovrebbero derivare soldi pubblici anche superiori al 25% dell’investimento, ovvero oltre 20 milioni di euro, è già qualcosa. Ma non è tutto”.
Nota dell’avv. Euprepio Curto