INTEGRAZIONE: ANCORA TANTI I BAMBINI DISABILI SENZA SOSTEGNO E ASSISTENTE, ANCHE IN SITUAZIONI DI GRAVITÀ

Calato il sipario sul clamore dei primi giorni di scuola, sul problema dell’integrazione sociale e della carenze di figure professionali, sembrerebbe tutto sistemato con le rassicurazioni da parte di sindacati i quali avevano garantito la copertura dei posti vacanti a partire dall’inizio di questa settimana per le scuole di gradi inferiori e nei primi giorni di ottobre per le scuole superiori. Sembrerebbe, dicevamo, ma purtroppo così non è, sarebbe stato troppo bello e troppo semplice. Alcuni genitori si sono rivolti alla redazione per lamentare il fatto che i propri figli sono ancora “scoperti”. In particolare alla scuola Crudomonte la mamma di una disabile grave di 7 anni, nonostante le rassicurazioni non ha ancora visto nessun insegnante di sostegno assegnato alla bambina. In più l’assistente che le è stata assegnata dovrà occuparsi anche di altri due bambini nella stessa scuola ma in classi diverse e con diverse disabilità. “Mia figlia – ha la deroga totale – racconta questa mamma – significa cioè che deve avere l’assistente al suo fianco per tutta la giornata e non può dividerla con altri bambini vista la sua situazione di gravità. Tra l’altro anche un altro bambino del gruppo assegnato a questa assistente, si trova in situazioni di gravità”. Tutto questo mal si sposa con quanto assicurato, ovvero l’assegnazione di un assistente in rapporto 1 a 1 per i bambini con gravi disabilità. Una situazione incresciosa e paradossale che rischia anche di compromettere l’equilibrio psichico di bambini di prima elementare che si ritrovano in un ambiente nuovo completamente in balia delle incertezze e delle lungaggini burocratiche, senza avere ciò che la legge riserva di diritto, ma che la stessa legge e i bilanci degli enti preposti, non riescono a garantire. La voce disperata dei genitori continua a rimanere inascoltata e i disabili continuano ancora ad essere ai margini della società o sono costretti ad affidarsi alla buona volontà e alla sensibilità di qualche insegnante, disposta a parare il colpo pur non rientrando nei suoi compiti. E nei palazzi tutto tace…..

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