“Il problema inquinamento riguarda anche le zone di Torre Santa Susanna, il silenzio delle istituzioni preoccupa molto, il loro disinteresse lascia tutti perplessi” – lo afferma Nico Tieni di Forza Italia.
“Nei giorni scorsi tramite la nostra pagina Facebook “L’AMBIENTE CHE VOGLIAMO”, abbiamo cercato di spronare i nostri rappresentanti istituzionali sullo studio epidemiologico fatto a Brindisi, ma a quanto pare senza smuovere minimamente le loro coscienze – spiega Gianluca Zizzo, presidente dell’associazione in questione – . Prima il 4 luglio a Bari e lì, per per l’occasione, abbiamo scritto direttamente al sindaco Salvatore Ripa per avere chiarimenti sulla loro assenza e per spronarli a pretendere uno studio epidemiologico anche sul nostro territorio, come hanno fatto alcuni suoi colleghi dei Comuni limitrofi; dopo in occasione della trascorsa conferenza dei sindaci dalla ASL proprio su questo argomento: in entrambe le circostanze nessun rappresentante del nostro Comune era presente. A differenza delle altre volte scrivo dal mio profilo, ci metto la faccia auspicando che qualche rappresentante dell’attuale Giunta Comunale facesse altrettanto, come avviene per altri argomenti quali manifestazioni sociali, sicuramente interessanti ma non più importanti di un ambiente malato e uno studio Epidemiologico del nostro territorio. Se qualcuno pensasse a una guerra politica sporca per far cadere chissà chi, si sbaglia di grosso. Si sta solo cercando di rivendicare un diritto sacrosanto quale l’incolumità di tutti, quella della mia famiglia, dei miei amici, conoscenti e tutti voi che vivete su questo territorio, dove periodicamente assistiamo a decessi causati da questi mali incurabili, a quanto pare spesso collegabili all’inquinamento ambientale prodotto da innumerevoli cause che iniziamo a conoscere molto bene – denuncia l’associazione -. Spero, e lo sperano tutti i soci dell’associazione “l’ambiente che vogliamo” , che rappresento, che da qui in avanti la tendenza sia invertita e che il Sindaco , l’assessore all’ambiente e tutte le altre istituzioni, si impegnino sul serio e comincino ad affrontare seriamente ed investire il loro tempo per documentarsi e studiare soluzioni che possano almeno limitare questa triste realtà”.
“A settembre l’associazione “L’AMBIENTE CHE VOGLIAMO”, organizzerà in un luogo da definire, una convegno dove verrà illustrata la vera storia della EX CAVA LEPETIT. In quell’occasione avremo testimonianze di chi l’ha vissuta in prima linea, che ci racconterà in modo chiaro e dettagliato gli avvenimenti susseguitesi, non è la solita storia di luoghi comuni che tanti di voi credono di sapere” ha anticipato Zizzo.
“Abbiamo avuto il privilegio di leggere atti, relazioni, ascoltare testimonianze e quant’altro sulla vicenda, perciò garantiamo a chi sarà presente una visione diversa di ciò che ci circonda, che stupirà anche chi crede di sapere. Ora vi chiediamo di aprire gli occhi, è finito il tempo dell’omertà dove tanti fanno finta di niente credendo che questa triste realtà non li riguardi da vicino, basta guardarsi intorno per capire la gravità della nostra realtà, gli effetti collaterali si sono pagati, si stanno pagando e purtroppo saranno sempre più salati. Non prendete questo post come un tentativo di fare terrorismo al cervello per creare caos e scompiglio, riflettete molto bene e vi suggeriamo di reagire immediatamente tutti, nessuno escluso” ha concluso il presidente Zizzo.