Stefano Casoar, Ceo della web agency di Brindisi, è intervenuto sulle opportunità e le sfide del digitale in Puglia
“Digitalizzazione, innovazione e competitività devono essere i punti di convergenza e i punti sui quali confrontarsi in maniera seria sul futuro delle nuove generazioni e in una ottica di social innovation”. Così ha affermato Stefano Casoar, Ceo della Gaw Web Agency di Brindisi, al termine del suo intervento nell’ambito del Puglia Digital House, l’evento tenutosi nella Sala Fedora del Teatro Giordano di Foggia e organizzato da Citynews, azienda leader in Italia nell’informazione digitale, in collaborazione con la Regione Puglia. Un confronto tra Istituzioni, Aziende, Enti formativi e di ricerca sullo stato del digitale in Puglia e sull’importanza dello stesso per le Pmi con l’obiettivo di creare un ecosistema digitale inclusivo.
“La Gaw – ha raccontato Stefano Casoar nel corso del panel – nella sua decennale esperienza ha raggiunto risultati importanti a livello nazionale, restando pur sempre una piccola impresa e colmando quell’ “ignoranza digitale” in un territorio come quello della provincia di Brindisi che in tutti questi anni ha proprio ‘ignorato’ le tante opportunità derivanti dal mondo digitale. Per questo abbiamo voluto investire, soprattutto, in capitale umano che proviene dal nostro territorio. E mi auguro che la nostra storia possa ispirare le nuove generazioni perché questa Regione, la provincia di Brindisi, hanno un disperato bisogno di competenze anche digitali ma anche di ricambio generazionale, perché portando competenze e tecnologie nel mondo dell’economia, dell’industria 5.0, della cultura, le rendiamo più attraenti per le nuove generazioni. Questa è la sfida per il futuro che istituzioni, aziende ed enti formativi devono saper cogliere con progetti ed idee nuovi dove, in maniera diretta ma anche indiretta, i giovani possono e devono essere protagonisti della transizione digitale. Solo attraverso l’innovazione della cultura d’impresa è possibile valorizzare il capitale umano, motivare e trattenere talenti del e nel nostro territorio. Ma è necessario che le istituzioni supportino lo sviluppo delle piccole e medie imprese, la nascita di start up giovanili, in rete con tutti gli attori economici e sociali del territorio. Una rete efficace vuol dire una concreta crescita futura dell’intera comunità”.