Informare per tutelare: il Consorzio coinvolge Coldiretti nella redazione del nuovo Piano di gestione della riserva

Dopo l’apertura dello sportello di ascolto degli agricoltori, il Consorzio di Torre Guaceto aumenta ulteriormente lo sforzo per il coinvolgimento del tessuto sociale nella redazione del nuovo Piano di gestione della riserva terreste ed avvia il confronto con Coldiretti. Obbiettivo: fare informazione e condividere le regole. L’intento è quello di coinvolgere tutte le parti che a vario titolo giocano un ruolo all’interno della Riserva Naturale dello Stato, nell’individuazione delle nuove linee guida, affinché queste tengano conto degli interessi di tutti e siano poi rispettate. Da qui, la scelta del Consorzio di aprire uno sportello di ascolto degli agricoltori e la prima riunione di confronto alla quale hanno preso parte i rappresentanti dell’ente, del Comune di Carovigno e dell’associazione di categoria Coldiretti. Il Consorzio ha illustrato le modalità con le quali si sta svolgendo lo studio agronomico dell’area protetta e riportato le criticità emerse in questa prima fase, tra le quali l’utilizzo di acqua salmastra in alcune zone in cui si praticano forme di agricoltura intensiva, vigna e ortaggi, appezzamenti nei quali, peraltro, sono stati riscontrati residui di principi attivi, fungicidi e insetticidi. Il Consorzio ha spiegato, inoltre, che lo studio si sta soffermando sui possibili scenari post Xylella. Ha evidenziato una situazione attuale piuttosto drammatica, a causa della propagazione della malattia che ha compromesso tutti gli oliveti presenti all’interno del Parco. In alcuni casi, sono stati registrati interventi di espianto con il proposito di reimpianto. In uno all’espianto è seguito un intervento che ha violato le norme di tutela della riserva. I responsabili di Coldiretti hanno espresso apprezzamento nei confronti della metodologia di lavoro adottata per la redazione del Piano di gestione della riserva ed hanno raccomandato di raccogliere le legittime istanze degli agricoltori fortemente colpiti dall’epidemia degli olivi. Il Consorzio e l’associazione hanno rilevato la necessità di fare un importante sforzo di informazione presso la comunità agricola circa gli interventi che possono essere svolti nel territorio del Parco e quelli incompatibili con l’area protetta. Coldiretti si è inoltre offerta di collaborare con l’ente, al fine di individuare le strade più semplici da intraprendere per fornire opportunità concrete agli agricoltori. In chiusura del primo incontro conoscitivo ed in virtù di quanto emerso grazie al proficuo confronto, le parti hanno concordato di programmare in tempi brevi momenti di approfondimento con il coinvolgimento delle altre associazioni del settore agricolo e degli Enti locali, al fine di affrontare il tema dell’aggiornamento del Piano di Gestione e del Regolamento e di fornire indicazioni chiare e precise a chi intende attuare il piano di rigenerazione olivicola nella riserva.

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