In questo periodo abbiamo accuratamente evitato di concedere spazio ad attacchi ingiustificati agli enti locali. Non è il momento delle polemiche e soprattuto c’è la necessità di stringerci intorno a chi è chiamato ad assumere decisioni importanti, nell’interesse di tutti.
Ma l’emergenza determinata dalla panmdemia da coronavirus nond eve diventare un alibi per mascherare le solite inefficienze della macchina amministrativa. Ci riferiamo, in particolare, all’ufficio tecnico, visto che il settore urbanistico appare totalmente paralizzato. I dipendenti non sono nè in ferie, nè in cassa integrazione. Lavorano normalmente, attraverso lo smart working, come in gran parte del mondo evoluto. Questa condizioni non dovrebbe impedire in alcun modo di proseguire l’attività, fornendo risposte a chi si sta già preparando per il dopo-emergenza, creando le condizioni per far risorgere il nostro paese. La realtà, invece, è ben altra cosa, visto che i cittadini non possono ottenere alcuna risposta e le pratiche dormono chissà dove, pur disponendo (il Comune) di un sistema informatizzato che dovrebbe consentire a tutti di lavorare anche da casa, disponendo di tutta la documentazione necessaria.
A questo punto si rende indispensabile un intervento del sindaco e del segretario generale affinché si risolve questo problema e non si creino altri ostacoli a chi, coraggiosamente, non ha ammainato la bandiera e crede ancora nel futuro.
