28 ottobre 2016, ore 23: una Fiat Punto proveniente da Mesagne va a schiantarsi, a tutta velocità, contro un muretto a secco realizzato intorno ad un albero di ulivo all’interno dell’aiuola dell’incrocio della morte. Nell’impatto il conducente, Marco Omar Orizzonte, di 36 anni, perde la vita.
Sono trascorsi due mesi da quella terribile notte, eppure la scena dell’incidente è ancora tutta lì. Come si vede dalle foto, il muretto a secco non è stato ripristinato e soprattutto ci sono ancora il nastro apposto dalla polizia stradale e le lamiere contorte della Fiat Punto. A pochi metri, il belò biglietto da visita che l’Associazione “Officina delle idee” ha voluto realizzare, apponendo una grande scritta con il nome della città. Un motivo in più per intervenire immediatamente eliminando i “segni” di quell’incidente e ricostruendo il muretto. L’assessore al ramo Francesca Scatigno, a dire il vero, ha dato subito la sua disponibilità ad intervenire ed ha attribuito ad un difetto di comunicazione il mancato ripristino. In sostanza, a Palazzo di Città erano convinti che la zona fosse ancora sotto sequestro da parte dell’Autorità giudiziaria. Adesso che l’equivoco è chiarito, attendiamo che si intervenga al più presto.