Le organizzazioni sindacali, così come previsto, hanno incontrato stamane, alle ore 13, una delegazione dell’Amministrazione Comunale di Brindisi (guidata dal vice sindaco Francesco Silvestre) per dare avvio ad un tavolo di discussione sul futuro della Brindisi Multiservizi e della Energeko, entrambe società partecipate dello stesso Comune.
L’ente locale brindisino ha presentato il suo piano di salvataggio:
-La strategia di salvataggio per la BMS non prevede la sua messa in liquidazione, con la conseguente consegna deii libri contabili in tribunale.
-Creare un nuovo soggetto giuridico, che nasce dalla fusione di Brindisi Multiservizi e della Energeko .
Questa fusione nascerebbe dalla legge che impone l’accorpamento delle società in house con un bilancio inferiore al milione di euro, come nel caso della Energeko.
Lo scopo è quello di ridurre le spese di consigli di amministrazione e di rappresentanza.
– Garanzia del posto di lavoro per i dipendenti, con proposta per venti unità di sostegno all’uscita per arrivare alla pensione.
– Cancellazione delle maggiorazioni di salario ottenute attraverso l’attribuzione “ad personam” (fortemente contestata anche dalla precedente amministrazione)
– Nuovi affidamenti di attività lavorative da realizzare con personale Multiservizi.
Il tutto porterebbe al risparmio di un milione di euro l’anno che potrebbe portare in equilibrio il bilancio della nuova società.
Il Comune, inoltre, ha chiesto all’Anci (associazione nazionale comuni d’Italia) di essere accompagnata da una struttura specializzata sulla legge Madia nell’attuazione di tale programma di accorpamento.
Il tutto, per evitare errori che possono incidere negativamente sul piano economico ed occupazionale, vista la situazione di BMS con bilanci in rosso che potrebbero comportare addirittura la chiusura .
Le organizzazioni sindacali hanno risposto che vogliono approfondire i diversi aspetti che compongono la drammatica situazione della Brindisi Multiservizi , mostrando già da adesso la contrarietà al licenziamento di lavoratori coinvolti nelle attività da affidare eventualmente alla BMS.
Il Sindacato Cobas, inoltre, fa sapere che segue con apprensione le sorti dei lavoratori del canile, degli impianti sportivi, del cimitero e dell’Autospurgo.
La proposta è quella di rivedersi il 5 Dicembre per fare il punto sui consigli ricevuti dall’Anci nazionale, per entrare nella organizzazione del lavoro e per discutere sui motivi dei tagli del canone mensile che il Comune opera nei confronti della BMS.