Confesercenti ha preso parte all’incontro di mercoledì scorso presso Confindustria sul tema “Investimento EDISON Brindisi – Deposito GNL”, alla presenza di funzionari e tecnici di Edison S.p.A. L’obiettivo era l’interlocuzione con le associazioni di categoria per meglio comprendere gli aspetti tecnici, economici, ambientali, occupazionali e di sviluppo legati alla realizzazione del deposito Gas Edison tra l’area portuale e la zona industriale di Brindisi. Il progetto, come ha detto durante l’incontro Fabrizio Mattana, direttore Gas Asset Edison,è beneficiario di un finanziamento del Fondo Complementare del PNRR, che impone di realizzare l’opera entro l’inizio del 2026.
L’entusiasmo iniziale per questa importante occasione di confronto con la città ha lasciato ben presto spazio alla delusione da parte nostra per l’assenza totale di dialogo tra le parti e per una prevalente autopromozione del colosso energetico, ma anche della stessa associazione organizzatrice dell’evento. Circostanze che hanno tolto spazio e tempo al confronto costruttivo.
Arrivando al punto focale e sinceramente più interessante dell’incontro, con le relazioni dei rappresentanti di Edison SpA, c’è da rimarcare che le loro comunicazioni sono risultate poco convincenti, non mitigando peraltro le nostre legittime preoccupazioni. In particolare, abbiamo chiesto se fosse possibile una collaborazione tra Edison e le imprese locali, proponendo convenzioni o sconti per clienti di Edison Energia. La risposta ottenuta è stata evasiva e incoerente, generando ulteriori dubbi.
In merito alle questioni ambientali e di inquinamento, rimangono forti dubbi riguardo alla promessa di riduzione delle emissioni in atmosfera di inquinanti; va considerato infatti il previsto e non poco trascurabile aumento del traffico navale e dei mezzi pesanti necessari al trasporto del GPL fuori dal territorio. In assenza di misure di compensazione o di ristoro, l’investimento sembra avere pertanto un impatto limitato sulla collettività.
Al termine dell’incontro, abbiamo chiesto un contatto diretto presso Edison S.-P.A. per approfondire maggiormente e direttamente nelle prossime settimane le questioni sollevate. Con nostra sorpresa, ci è stato consigliato di rivolgerci alla “loro associazione di categoria” per altri incontri, una risposta non accettabile per la nostra organizzazione, che per l’elevato numero di associati, meriterebbe più considerazione e rispetto. Tutto ciò ha contribuito ad alzare il livello della nostra delusione.
In conclusione, considerando che i 50/60 nuovi posti di lavoro promessi possano tranquillamente essere creati ad esempio, sul lungomare di Brindisi, attraverso una strategia di sviluppo commercialee turistico, senza dipendere necessariamente da questo tipo di investimento. L’incontro si è rivelato una deludente occasione, per ora, per affrontare le nostre preoccupazioni e auspichiamo che in futuro si possa instaurare un dialogo più costruttivo tra le parti coinvolte.
Il presidente
Michele Piccirillo