INCHIESTA ENEL: NUOVI INDAGATI E PERQUISIZIONI

Ci sarebbero nuovi indagati nella inchiesta Enel per corruzione negli affidamenti appalti. La Guardia di Finanza starebbe svolgendo perquisizioni e sequestri nei confronti di due capi dirigenti, Fausto Bassi, capo unità business della centrale, e Fabio De Filippo, capo centrale, secondo quanto disposto dai due pm, Milto De Nozza e Francesco Carluccio. Anche per loro il capo d’accusa è corruzione.

L’inchiesta è partita dalla denuncia di un imprenditore, Giovanni Palma, titolare dell’omonima ditta Palma Asfalti di Monteroni, appaltatrice di lavori edili in centrale, e in tempi record (l’imprenditore si autodenunciò la scorsa estate ai vertici Enel perché qualcosa negli accordi illeciti saltò) ha portato due settimane fa agli arresti di cinque funzionari della Federico II.

Domenico Iaboni (Roma), Carlo de Punzio (Mesagne), Fabiano Attanasio (Brindisi), Vito Gloria (Brindisi) e Nicola Tamburrano (Torre Santa Susanna). Tutti ai domiciliari, fatta eccezione per De Punzio che è stato rinchiuso in carcere per la gravità del reato, il timore di reiterazione e di inquinamento delle prove.

Secondo gli inquirenti la prova più importante è contenuta in una chiavetta usb data dall’Enel stessa alla Procura per denunciare quanto accadeva a Brindisi, nella quale vi sarebbe contenuta la registrazione del colloquio tra l’imprenditore di Monteroni e i vertici dell’azienda. Anche questi risulta indagato.

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