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Con lo spettacolo, fuori abbonamento, “È questa la vita che sognavo da bambino?”, con Luca Argentero, è iniziata la tanto attesa stagione teatrale 2019-20, del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. L’attore, con i suoi “eroi” molto particolari, ha letteralmente rapito l’attenzione del pubblico. “Niente è impossibile”, così ha iniziato l’attore. Luca Argentero, con una performance veramente esaltante, con un palcoscenico praticamente vuoto, alcuni cubi trasparenti ed una corda, ha coinvolto tutti nelle avventure dei tre eroi che, sicuramente, hanno segnato la storia dello sport. Luigi Malabrocca, Alberto Tomba e Walter Bonatti, sono questi i tre sportivi “narrati” da Argentero che, con un’enfasi pazzesca, ha creato una grande empatia con il pubblico. Il primo sportivo di cui ha narrato le vicende, con aneddoti a volte esilaranti, è stato Luigi Malabrocca, detto “Luisin”, il famoso vincitore della maglia nera. A lui spetta il merito di avere rivoluzionato il ciclismo, in un’epoca in cui questo sport entusiasmava gli italiani ed era molto seguito. Luisin, dopo essersi allenato tanto, inseguendo sogni di vittoria, era arrivato ultimo e, assalito dallo sconforto, aveva pensato di abbandonare tutto. Ecco, però, che tutto cambia, perché Malabrocca comincia a ricevere regali e capisce che, forse, può iniziare a gareggiare al contrario, per perdere. Un valoroso senza vittoria, che, per un certo periodo di tempo, cambia totalmente le regole del gioco ed innesta la competitività per ottenere la maglia nera. Tanta è stata l’ilarità del pubblico, anche perché, ai più, la vicenda era sconosciuta. Argentero è passato, quindi, al campione olimpico Alberto Tomba, tanto amato, ma, anche, discusso. Un vero caos nelle vicende personali e tanti episodi sconcertanti della sua vita, come il giorno in cui, in aeroporto, accortosi del passaporto scaduto, sorridendo, aveva preso la penna e cambiato la data. Sicuramente, Tomba è stato un grande campione che ha collezionato titoli importanti ed è riuscito a “bloccare” l’Italia. Memorabile l’interruzione del Festival di San Remo, proprio mentre iniziava l’esibizione di Massimo Ranieri, per assistere, in diretta, al suo grande trionfo. Lo sci, con “Tomba la bomba”, ha avuto Il suo periodo di massima condivisione. Walter Bonatti, famoso per avere scalato le montagne più difficili del mondo. Dopo una grande delusione, dovuta al comportamento di quelli che credeva suoi amici, arriverà alla conclusione che “la peggiore minaccia per l’uomo, è l’uomo stesso”. Ci vorranno 50 anni per vedere, finalmente, riconosciute le sue tesi. Nonostante le delusioni, Walter ha continuato a mettersi alla prova, alla ricerca di se stesso, nella convinzione di essere nel giusto e di credere fermamente nei suoi ideali.
Uno spettacolo molto coinvolgente, seguito con interesse dal numeroso pubblico. Un ottimo inizio di stagione e, soprattutto, una ulteriore conferma della bravura di Luca Argentero. Anna Consales
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