INAUGURATO IL FESTIVAL ARTI VISIVE “FRAMMENTI SENZA TEMPO”

 


Presso la Sala della Colonna, Palazzo Granafei Nervegna, Brindisi, si è tenuta l’inaugurazione del Festival Arti Visive, Sonore e Performative “Frammenti senza Tempo”. Tante le persone presenti ad un evento così particolare ed interessante, fortemente condiviso e sostenuto anche dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi. Il Festival è stato collocato all’interno delle manifestazioni di Brindisi a Natale. È intervenuto il dott. Michele Albertini, sub commissario del Comune di Brindisi, che ha portato i saluti del commissario Santi Giuffrè, impossibilitato a partecipare per altri impegni. Il dott. Albertini si è mostrato molto soddisfatto per una iniziativa così bella, che ha portato nella nostra città tanti artisti stranieri. Ha parlato di come Brindisi sia sempre stata una città ospitale e di come il progetto sia stato subito accettato con entusiasmo. È intervenuta, quindi, la dott.ssa Grassi che ha ricordato come Dores Sacquegna, curatrice del Festival, volesse un luogo importante per questa mostra e, sicuramente, la Sala della Colonna, nella sua bellezza, rende tutto veramente suggestivo. L’obiettivo è quello di collegare frammenti del passato con l’arte contemporanea. Questo evento, nella sua particolarità,  ospita tanti artisti da tutte le parti del mondo e sarà un’ottima opportunità per la nostra città. È intervenuta quindi Dores Sacquegna che ha focalizzato l’importanza del titolo della mostra: Frammenti senza Tempo, titolo che rievoca i frammenti che sono presenti nella città. Si deve gestire il proprio passato nella società contemporanea. Gli artisti che partecipano al Festival, diventano parte integrante dell’opera, creando le opere direttamente nei luoghi. Tutti gli interventi sono stati tradotti in inglese proprio per agevolare la comprensione degli artisti. Finita la presentazione, al primo piano di Palazzo Granafei Nervegna, è stata inaugurata la mostra che ha previsto anche tre live performance. Molta curiosità per “La Tastiera”, dove “il modello giace al centro del plastico, legato al suo nuovo cordone ombelicale ma, nello stesso tempo, isolato. Questa opera riflette sul tema del confine fisico e di quello virtuale della rete, sul corpo-gabbia, sulla conquista e allo stesso tempo, la perdita dell’identità. Il countdown finale è tristemente avviato”. La mostra dell’artista messicana Paulina Sierra Salazar “Future carriers of our past”. “Le stanze energetiche dell’artista italiano Gino Fossati, “di come il segno si fa pittura”. L’artista irachena Sama Alshaibi, l’artista britannico Jason deCaires Taylor e tanti altri. Una mostra unica, performance particolari, una imperdibile opportunità per la nostra città. La mostra si potrà visitare fino al 7 gennaio 2018. Anna Consales

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