“IL PROFUMO DEI GIGLI”, INCONTRO CON L’AUTRICE

Sabato 26 Maggio, ore 18:00, in Via Saponea 58, a Brindisi, si terrà la presentazione del libro “Nel profumo dei gigli” con l’autrice Vita Iaia.

Nella Veste del progetto “Tra le Righe” Patrocinato dal Comune e Provincia di Brindisi, ma anche dall’assessorato all’Industria turistica e culturale della regione Puglia, con la partecipazione di diverse realtà, quali: ARCI comitato territoriale di Brindisi, I presidi del Libro, CSV Brindisi, LIBERA, IN_CHIOSTRI, SPI CGIL, ANPI e Associazione “Il Giunco”, l’associazione di Promozione Sociale e Circolo ARCI di Brindisi “Community HUB” ha il piacere di presentare la 5^ presentazione della rassegna letteraria.

La presentazione rientra nell’importante iniziativa culturale nazionale de “Il Maggio dei Libri” con l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (MIBACT)

Avrete il piacere di conoscere Vita Iaia, autrice del libro “Nel profumo dei gigli”.

“Tele tessute da ignari destini disegnavano il suo nome.

Anime la cercavano nei sospiri di artisti innamorati.

E lei forse giaceva sulla riva del mare attendendo il ritorno del suo cuore, partito per inseguire l’orizzonte.

Di quella tessitrice, di quella donna appartenuta a terre lontane portava il nome.

Con quel nome giunse in un pomeriggio d’estate in un paesino dall’odore di mandorle; e vi giunse da sola, come il più navigato dei viandanti. Si chiamava Penelope.“

Non può chiamarsi che Penelope una donna da lungo tempo in attesa di una verità.

Da giovane amava la moto ed ora, a sessant’anni suonati, approda nella piccola chiusa comunità di un’assolata e arsa provincia con i suoi abiti sgargianti, carica di bagagli e di cicatrici. Nel paesino in cui ha acquistato e restaura una vecchia casa abbandonata il suo arrivo suscita curiosità e pettegolezzo, ma Penelope è conquistata dalla natura e dalle tradizioni in cui è cresciuto suo padre, all’epoca pittore noto per i dipinti dedicati agli ulivi e al respiro della sua arida terra.

Ed è per cercare un quadro paterno – l’unico sopravvissuto alla serie di ritratti che l’uomo ha distrutto – che Penelope si mette in marcia sconvolgendo antichi, sofferti equilibri. Perché la sua è in realtà la ricerca di una traccia d’amore e l’amore, sebbene tradisca sempre, appartiene ai bisogni che solo la tenacia e la forza delle donne sanno evocare.

Finalmente un libro che libera le donne. La protagonista, una sessantenne molto stravagante e anticonformista, si prende il suo spazio narrativo. Senza nessuna omissione, nella massima libertà espressiva, Penelope si mette alla ricerca del suo passato.

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