L’ultimo viaggio risale a fine luglio del 2016 in un noto e lussuoso resort di Savelletri, Fasano, Casale del Murgese, dove ha incontrato autorità locali della politica, come sindaci, e dell’imprenditoria del nord della provincia di Brindisi e del sud di quella di Bari, e religiose come il vescovo di Monopoli al quale avrebbe promesso di far riavere alla diocesi una icona della Madonna molto ambita.
Lui, auto proclamatosi Sua Altezza Reale Imperiale Cernetic il Prìncipe Stefan di Montenegro e Macedonia, e il suo “ambasciatore” hanno girato il mondo e incontrato ogni possibile autorità religiosa, civile e nobiliare, quelle vere, e tanti vip, investendoli di titoli, soprattutto donne, come la prorompente bagnina di Baywatch, Pamela Anderson, fotografata dalle riviste internazionali in ginocchio davanti a ai suoi piedi. Ci è cascato anche il principe di Monaco incontrato nelle sue varie uscite pubbliche.
Cerneti con Alberto di Monaco
Cernetic con Emanuele Filiberto
Una sceneggiata che ha messo in imbarazzo per anni i veri reali di Montenegro: le uscite di tal Stephan Cernetic risalgono già al 2009 quando dichiarandosi giornalista enogastronomico per Tripadvisor andava per ristoranti e aziende di produzione di vini e prodotti caseari a farsi offrire cene e a casse di latticini e bottiglie con lo stemma del suo fantomatico casato.
Denunciato da un ristoratore il Cernetic, ma di nome Stefano, con la “O”, perché scoperta la sua messinscena durante una cena a nome di Tripadvisor nel 2009 e cacciato dal locale, ha chiamato i carabinieri e poi ha recensito negativamente la struttura. Processato, per il reato di truffa e diffamazione a mezzo stampa, è stato giudicato colpevole.
Ha deciso così di salire di rango, diventando principe.
Una nota diramata dal Ministero degli esteri e della Cooperazione Internazionale – Cerimoniale Diplomatico della Repubblica di Roma, nella terza decade del mese di agosto 2016, ha messo in allerta le forze dell’ordine dopo la sua ultima visita a Fasano. A denunciarlo in stato di libertà, insieme a suo ambasciatore, i carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Brindisi. I due sono responsabili, a vario titolo, dei reati di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico Ufficiale sulla identità personale o su qualità personali proprie o di altri; ma il reato più grave, che potrebbe costargli il “reale” carcere è il possesso e la fabbricazione di documenti di identità falsi. P.m. incaricato è il dottor Antonio Costantini.
Il “principe” Stefano Cernetic, è nato a Trieste nel 1960 da padre triestino e madre straniera, ed è residente in Italia, a Torino, censurato e il suo, si fa per dire, ambasciatore è un avellinese Santi Santaniello nato a Quindici nel 1954: entrambi censurati.
I carabinieri di Brindisi, dopo la vacanza dei due falsi nobili dal 25 al 31 luglio 2016 arrivati al resort di Fasano su una Mercedes con tanto di bandieruole del Montenegro e adesivi Corpo Diplomatico, hanno assunto la segnalazione del Ministero e hanno effettuato diversi controlli prima della denuncia per verificare se Stefan avesse o meno anche una lontana discendenza coni reali del Montenegro e magari un contenzioso familiare alla base della frattura con la nobil parentela. Ma non c’è sangue reale nell’alto e brizzolato burlone occhialuto che si è finto per anni principe regalando favole a donne e uomini, con ambizioni regali, di tutto il mondo.
Non è ravvisato il reato di truffa, almeno al momento, ma sono al vaglio degli inquirenti i conti correnti ed eventuali “rimborsi” per avere investiture e “favori”. Non è detto che dopo aver smascherato la sceneggiata si trovi qualche vip che faccia ammenda per la propria ingenuità tanto da denunciare il pagamento di una investitura “fasulla” e finire sulle pagine dei giornali di gossip.
Nella sua recente visita in Puglia, infatti, aveva utilizzato sì un’autovettura Mercedes con insegne della Repubblica del Montenegro e adesivi del Corpo Diplomatico, precisando che lo stesso non era un funzionario diplomatico dell’Ambasciata del Montenegro in Italia e come tale non godeva di alcuna immunità o privilegio sul territorio italiano ex Convenzione di Vienna del 1961.
Le attività svolte hanno fatto emergere che “il principe” e il suo “ambasciatore” hanno messo in piedi una macchinosa pantomima che, attraverso siti internet e profili Facebook, ( ecco il link del profilo https://www.facebook.com/princestefan.cernetic?ref=br_rs )
e con l’accreditamento della falsa autorità nobiliare a istituzioni di tutt’Italia, imprenditori, vescovi, personaggi dello spettacolo e della cultura, attratti dalla concessione di cavalierati, passaporti diplomatici (rigorosamente falsi) e presunti scambi economico culturali con il Montenegro, mirano a ottenere soggiorni e beni materiali in località di prestigio italiane ed europee.
L’esito delle attività investigative ha portato all’emissione di un decreto di perquisizione nella sua temporanea residenza a Cipro, dove si trovava attualmente per incontrare il vescovo ortodosso, eseguito dai carabinieri di Brindisi con il supporto dei colleghi dei Comandi Provinciali di Torino, Bergamo e Avellino. Nel corso delle attività di ricerca sono stati sequestrati timbri, falsi lascia passare diplomatici, adesivi del corpo diplomatico attestati di premi internazionali della casa reale del Montenegro, diplomi di varia natura.
È interessante vedere come i due, utilizzando internet, siano riusciti a costruire un personaggio credibile tanto da, scorrendo le pagine del web, poterlo vedere a braccetto con reali (noti in tutto il mondo) o mentre fa l’investitura di personaggi dello spettacolo, vedi la prorompente Pamela in abito bianco.